La storia
Il progetto “Emporio Solidale della Valsessera” nasce dall’idea di sviluppare una forma di sostegno differente dalla composizione del “pacco alimentare” e prende spunto dalla condivisione di analoghe iniziative, con riferimento, soprattutto, a quanto è stato realizzato a Vercelli con l’ Emporio della Solidarietà della Caritas Eusebiana aperto nell’estate del 2016. La mia partecipazione, come membro della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva S.I.Me.Ve.P., alla costituzione del “Tavolo permanente per la riduzione dello spreco alimentare” promosso dal comune di Vercelli ha contribuito a farmi partecipe di questa forma di volontariato. Infatti, in questo contesto ho preso atto dell’esigenza e della grande utilità di sviluppare forme di aiuto sotto forma di Empori Solidali e di poter esportare l’idea anche in un territorio non urbano come quello della Valsessera che comprende nove comuni in zona collinare e montana con una popolazione complessiva di circa 12. 000 abitanti. La pubblicazione nell’estate 2018 del Bando a sostegno del volontariato a cura della Regione Piemonte è stata la spinta decisiva per decidere di partecipare sviluppando il progetto “Emporio Solidale della Valsessera” e di proporre alle associazioni onlus del territorio, ad enti pubblici e privati rispettivamente la partecipazione in parternariato e in collaborazione. Riuscire a “fare rete” grazie a 15 partecipazioni – Associazione Veterinaria per la Cooperazione Internazionale come capofila, Volontari Auser della Valsessera, Manitese di Pratrivero, Centro Territoriale del Volontariato di Biella e Vercelli, Servizi Sociali dell’Unione Montana Valsesia, S.I.Me.Ve.P., Comuni di Coggiola, Crevacuore, Guardabosone, Postua, Portula, Pray, Sostegno, Caritas Valsessera Parrocchia San Giorgio di Coggiola e Caritas Cossato Parrocchia Gesù Nostra Speranza – è stato sicuramente il valore aggiungo al progetto Emporio e ottenere dalla Regione Piemonte, con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il finanziamento di 35.000 euro ha consentito di dare il via alla sua realizzazione. Ognuno dei partner e dei collaboratori ha dato il suo contributo e, certamente, il CTV Biella e Vercelli è stato vicino nella fase progettuale facendo giusti rilievi e permettendo così di evitare alcuni errori nella presentazione in Regione Piemonte, così come è sempre vicino all’associazione capofila, per quanto di competenza nel favorire la diffusione del progetto anche con la pubblicazione di un opuscolo rivolto agli utenti dell’Emporio.
Perchè un Emporio Solidale in Valsessera?
Il rilievo dei bisogni, attraverso il Centro di Ascolto della Caritas della Valsessera, ci porta a considerare importante l’aiuto ai numerosi nuclei familiari che sono stati censiti e che si trovano in difficoltà. I numeri rilevati a fine 2018 descrivono circa 100 nuclei familiari ai quali Caritas destina aiuti alimentari attraverso il pacco alimenti mensile e altri cento nuclei, pur essendo in condizioni di difficoltà chiedono di usufruire di aiuti di tipo non alimentare. Possiamo quindi considerare che Emporio (settore alimenti) avrà un utenza iniziale di 100 nuclei composti complessivamente da 350 persone. La crisi che il nostro Paese subisce ormai da molti anni ha colpito anche un territorio come il nostro che si regge sull’industria tessile e che ha visto ridurre la forza lavoro in grande percentuale. Molte ditte, soprattutto le piccole imprese, hanno chiuso le attività produttive e in un comune come Coggiola, molto produttivo fino alla fine degli anni 80 già avevano terminato le produzioni ditte come “ Fila “ e “Bozzalle e Lesna” capaci dare lavoro fino a 1000 persone complessivamente. Quindi chi accede all’Emporio Solidale è già stato accreditato dal Centro di Ascolto ed è in possesso di una tessera personale (una per nucleo) che riporta un credito mensile quantificato non in euro ma in punti. Potrà “spendere” tutti i punti a lui assegnati entro il mese e avrà lo stesso credito precariato ogni 28° giorno del mese successivo. Questa forma, a prima vista laboriosa, in realtà consente agli utenti fare una vera spesa, sempre gratuita, ma scegliendo i prodotti che più gradisce, se sono disponibili, e abbiamo considerato che avvicinare la famiglia al negozio possa diventare un forma più dignitosa di aiuto.
Da dove arrivano gli alimenti?
Almeno il 70% degli alimenti non deperibili, a lunga conservazione, arrivano dal Banco Alimentare – sede di Moncalieri – e si possono attualmente quantificare in circa 8 quintali mensili.Ad essi si aggiungono gli alimenti donati dalla piccola, media e grande distribuzione del territorio provinciale ( Biella e in parte Vercelli) con le quali siamo adesso in fase di definizione e, in particolare, Emporio della Valsessera vuole sviluppare il recupero degli alimenti deperibili, i “freschi”, che ancora adesso sono difficilmente recuperati dalle associazioni di volontariato e che costituiscono un grande valore nutritivo per gli utenti. La corretta applicazione del manuale di Buone Prassi, realizzato da Banco Alimentare e dalla Caritas, garantisce la salubrità degli alimenti che vengono proposti all’utenza. Certamente Emporio deve essere in grado di integrare acquistando, in caso di carenze, alcuni generi alimentari che non sono forniti in modo continuativo e che sono particolarmente indispensabili alle famiglie in difficoltà. Il funzionamento dell’Emporio, inaugurazione il 16 luglio e operativo dal 29 luglio con due aperture settimanali, si avvale di un sistema informatizzato comune agli Empori della Solidarietà italiani, fornito dalla ditta “Ideainformatica” e acquistato grazie al contributo di un nostro concittadino. Anche l’impiego di due operatori, seppure per un periodo orario limitato a 15 ore settimanali, consente una corretta gestione delle operazioni di magazzinaggio e di pulizia, permette di impiegare persone attualmente inoccupate e di ridare loro la dignità di un impiego, seppure piccolo. Questo avviene grazie al contributo di Fondazione Cattolica Assicurazioni che, letto il progetto Emporio, ha discusso con noi e poi deliberato un contributo a copertura dei costi per il periodo luglio 2019-giugno 2020. “Fare Rete” significa, per me, mettere in condivisione le attività simili del territorio provinciali e, proprio con questo intento, assieme ad O.S.VER, Opere Socio umanitarie Vercellesi, A.V.C.I. partecipa al nuovo Bando 2019 della Regione Piemonte a sostegno del volontariato con il progetto ”Empori Solidali – una Rete di solidarietà”. E’ importante lavorare insieme come volontari, condividere idee e progetti, venirci incontro nelle difficoltà di ogni giorno, sempre con l’intento di aiutare chi è più svantaggiato.