Biella chiAma Gospel, il concerto di beneficienza organizzato dall’Associazione Biella Gospel Choir OdV, giunge alla sua tredicesima edizione e lo fa con tutta l’intenzione di essere ricordato. Un evento tra i più ricchi della stagione grazie alla partecipazione di 120 coristi provenienti da tutta Italia, riuniti all’interno della cornice FederGospel Chorale.
Quello della musica gospel è un linguaggio universale che supera le barriere culturali e linguistiche, unendo le persone in amicizia e solidarietà. Per l’occasione, i cantori FederGospel Chorale si uniranno infatti ai volontari e coristi dell’associazione biellese, che con spirito di partecipazione e di comunità portano avanti progetti solidali eterogenei.
Se infatti i generosi incassi dell’edizione 2022 sono stati devoluti a favore delle donne vittime di violenza ospiti della Casa Rifugio biellese, quest’anno sarà la Cooperativa Sportivamente ad affiancarsi all’iniziativa. In particolare, il progetto sostenuto porta il nome “uniAMOci per crescere insieme, per crescere tutti” e supporterà la realizzazione del centro estivo “Piccoli Bimbi Crescono – Summer Edition 2024”, dando seguito all’esperienza fatta negli anni con “Piccoli Bimbi Crescono”: attività per bambini con e senza disabilità, che grazie al gioco e allo sport riescono ad acquisire abilità sociali e motorie. Il 2024 vedrà tenersi la prima edizione nel meraviglioso contesto di Cascina Oremo.
Anche quest’anno i volontari dell’Associazione VedoVoci segneranno in LIS (Lingua Italiana dei Segni) l’intera serata, dai brani alle interviste. Una collaborazione dall’inestimabile valore, che da anni costituisce l’esempio ottimale di quanto il sostegno reciproco fra associazioni sia motore imprescindibile di iniziative sociali e solidali di successo a favore della comunità.
L’evento è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, cui si affiancano le preziose erogazioni liberali elargite dai supporter che ogni edizione si pongono a favore dell’iniziativa e dei progetti che sostiene.
L’ingresso alla serata è, come consuetudine, gratuito con raccolta di offerte in sala. Da mercoledì 18 ottobre è possibile prenotare i posti online sul sito www.biellagospel.it e se l’anno passato il Teatro Sociale Villani ha registrato, per l’occasione, il tutto esaurito in sole tre ore, la location della tredicesima edizione del Biella chiAma Gospel offre la possibilità di assistere al concerto a un numero più elevato di spettatori.
«Purtroppo quest’anno il Comune di Biella, che da sempre sostiene il nostro concerto di beneficienza, non ha potuto mettere a disposizione dell’evento il Teatro Sociale, storico palco del Biella chiAma Gospel», dichiara Mario Silvagni, Presidente della OdV. «La nuova collocazione ha tuttavia portato aspetti positivi, come un numero maggiore di posti da mettere a disposizione di un pubblico sempre caloroso e affezionato. Invitiamo comunque a tenersi aggiornati sul concerto e sulla prenotazione degli ingressi tramite i canali social, Facebook e Instagram, del Biella Gospel Choir». E continua: «Ci teniamo a ringraziare anticipatamente tutti gli amici che sostengono questa iniziativa di beneficienza, oltre ovviamente ai coristi e al direttivo di FederGospel, a Sportivamente, Vedovoci e il Comune di Biella».
Lucilla Sivelli, Presidente FederGosepl Choirs, racconta di come la Federazione dei cori gospel italiani sia sempre stata vicina a questa manifestazione. “Il fatto di poter partecipare in maniera attiva è per noi una grandissima conquista e testimonianza; poterlo fare con una corale di 120 coristi rappresenta un obiettivo raggiunto, nonché un’ottima opportunità per lanciare definitivamente il progetto FederGospel Chorale e favorire la conoscenza della musica gospel in Italia”.
Un evento che si preannuncia emozionante e coinvolgente: un’esperienza eccezionale che va ben oltre la musica, nutrendo l’anima e infondendo una sensazione di gioia e unità, nella consapevolezza che fare il bene è il dono più grande che possiamo fare a noi stessi.
L’associazione
Nato nel 2006 su iniziativa di Aurelio Pitino, il Biella Gospel Choir è un’associazione dedita alla diffusione del canto corale nella sua variante gospel. Questo genere musicale nasce nelle piantagioni degli Stati Uniti, dove gli schiavi afroamericani tramandavano, grazie al proprio canto, non solo le narrazioni evangeliche, ma anche e soprattutto la loro speranza e la loro fede. Questo stesso spirito di comunanza e fraternità è ciò che caratterizza le attività del Biella Gospel Choir e dei suoi venticinque elementi, guidati e diretti da Fausto Ramella Pajrin. L’Associazione fa della diffusione della cultura musicale e artistica la sua mission, devolvendo in beneficenza il ricavato dei suoi eventi. Dal 2009, infatti, ogni anno viene organizzato il “Biella chiAma Gospel”, il concerto di beneficienza capace di coinvolgere la comunità in grandi progetti di solidarietà, comunicati e condivisi attraverso le appassionanti sonorità della musica Gospel. Non da ultimo, il progetto dello scorso anno a sostegno delle donne vittime di violenza ospiti della casa rifugio a indirizzo segreto.
La storia di Angelo
Ogni anno i volontari del Biella Gospel Choir propongono e votano l’associazione cui devolvere l’intero ricavato del concerto. È stato l’emozionante video del discorso tenuto da Angelo all’apertura dei Play the games per l’accensione della fiaccola olimpica Special Olympics a conquistare il cuore dei coristi. La sua mamma, Cinzia, è un membro attivo del coro e spiega che Angelo è un bambino affetto da iperattività con disturbi dell’attenzione e del comportamento. «I suoi pensieri viaggiano molto velocemente e lui stesso fatica a seguirne il flusso. La conseguenza è che gli altri bambini hanno difficoltà a comprenderlo e questo genera in lui forte frustrazione». Il centro estivo organizzato da Sportivamente, grazie al rapporto tra educatore e bambino e grazie soprattutto ai frequenti cambi di routine, ha permesso ad Angelo di raggiungere importati traguardi. «Confrontarsi e giocare con bambini che hanno difficoltà simili alle sue lo ha abituato a capire che diverso non vuol dire brutto, ma significa bello sotto altri aspetti: grazie a questo confronto i bambini hanno imparato ad accettare le loro piccole differenze. Lo scopo è quello di rendere questi ragazzi il più autonomi possibile, anche e soprattutto nelle piccole cose quotidiane».