E’ aperto un nuovo bando regionale per assegnare contributi agli enti pubblici e ai soggetti del terzo settore, da impiegare in attività di recupero, valorizzazione e distribuzione dei beni invenduti. L’iniziativa mette in atto la legge regionale 12/2015, in un contesto sociale ed economico sfavorevole, con l’intento di soddisfare le esigenze della parte di popolazione più esposta al rischio d’impoverimento.
L’iniziativa nasce sulla scorta del Protocollo di collaborazione tra Regione Piemonte e gli Enti Gestori dei Centri di Servizio per il volontariato con la quale, è stata acquisita la disponibilità degli Enti gestori dei CSV piemontesi a collaborare con la Regione Piemonte anche attraverso il supporto alla costruzione di reti tra i diversi partners previsti dalla L.R. 12/2015 e lo svolgimento di attività di coordinamento dei possibili destinatari di progetti finanziabili dalla Regione Piemonte in tema di lotta allo spreco, nelle sue diverse accezioni.
Il bando tiene in considerazione la rilevazione geolocalizzata delle realtà operanti nel campo del recupero dei beni invenduti ed il monitoraggio delle azioni poste in essere sui diversi territori realizzata dagli stessi centri di servizio.
L’8 novembre scorso la Giunta regionale ha approvato una delibera presentata dall’assessore Chiara Caucino che assegna un finanziamento di 270.000 euro per realizzare iniziative di utilizzo dei prodotti agro-alimentari destinati ad essere ritirati dai circuiti commerciali in quanto vicini alla scadenza indicata sulla confezione ma ancora pienamente commestibili.
Per l’annualità 2019-2020 le risorse vengono destinate a sei progetti dedicati allo sviluppo di sistemi per il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari suddivisi per altrettanti ambiti territoriali (Torino città, Città metropolitana, Cuneo e provincia, Alessandria-Asti, Novara-VCO, Biella-Vercelli), che dovranno essere presentati da un ente capofila tra quelli individuati dalla l.r. 12/2015.
Le istanze di contributo, sottoscritte dal legale rappresentante dell’organismo capofila, sono presentate alla struttura regionale competente con comunicazione effettuata via posta elettronica certificata all’indirizzo famigliaediritti@cert.regione.
L’intero testo del Bando e la modulistica necessaria è reperibile all’indirizzo
https://bandi.regione.
Gli interessati possono scrivere all’operatrice referente Sara Ghirardi – sara.ghirardi@