“Il dramma delle vittime degli incidenti sul lavoro ancora oggi ferisce la nostra società. Garantire a tutti la possibilità di lavorare in un ambiente sicuro è segno di civiltà”: è quanto ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel messaggio trasmesso ad Anmil in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro – L’attenzione per ciò che può costituire un pericolo per la salute del lavoratore non può mai venir meno e deve essere, anzi, oggetto di continuo aggiornamento. Nell’efficacia delle tutele emergono specificità legate a particolari ambiti lavorativi – ha detto – Da queste esperienze deve venire una spinta verso una prospettiva di omogenea ed elevata sicurezza, nonché di salubrità di tutti gli ambienti di lavoro. A dieci anni dall’entrata in vigore del Testo unico sulla sicurezza, si registrano ancora percentuali inaccettabili di irregolarità, conferma di come ci sia ancora molta strada da fare per diffondere la cultura della prevenzione, un’opera in cui è meritoriamente impegnata l’Anmil. Oggi, come ogni anno, la Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro viene commemorata in tutte le province d’Italia: mi auguro che il miglior successo della celebrazione odierna – ha concluso il presidente – diventi il superamento dell’urgenza che ancora oggi la genera: il lavoro non può e non deve mai generare vittime o causare infermità”.
In occasione della Giornata nazionale, Anmil elabora i dati Inail e confronta il periodo gennaio-agosto 2018 con lo stesso periodo del 2017. Calano lievemente gli infortuni sul lavoro (- 0,6%), ma aumentano le malattie professionali (+ 2,2%) e gli incidenti mortali (+ 4,5%). Sono i lavoratori under 35 ad essere più a rischio.