Ritorna la Rete Museale Biellese – coordinata dall’Ecomuseo Valle Elvo e Serra in collaborazione con l’Ecomuseo del Biellese – con una stagione più ricca che mai: a partire dal 3 giugno saranno visitabili ben 36 siti ubicati in 26 differenti comuni della provincia di Biella. Favorendo la condivisione di risorse e finalità tra molti attori pubblici e privati, il progetto valorizza i patrimoni messi in rete con il coinvolgimento di 61 operatori museali, appositamente selezionati, formati e remunerati, che affiancano i gestori dei siti garantendone un’apertura costante e coordinata. Quando? Tutte le domeniche, a partire dalla prossima, fino al 14 ottobre (oltre alla festività del 15 agosto), dalle ore 14.30 alle 18.30.
Anche quest’anno si è tenuta una formazione ad hoc rivolta a tutti i nuovi operatori, permettendo loro di scoprire e studiare le peculiarità di tutti i siti, non solo la realtà di propria competenza.
Anche quest’anno si è tenuta una formazione ad hoc rivolta a tutti i nuovi operatori, permettendo loro di scoprire e studiare le peculiarità di tutti i siti, non solo la realtà di propria competenza.
Occorre sottolineare la continua crescita della Rete Museale: lo scorso anno i siti erano 29, 7 in meno rispetto alla prossima edizione. Nello specifico, non fanno più parte della Rete i siti Museo della Transumanza di Trivero e Museo Laboratorio dell’Arte della Stampa di Valle Mosso, ma sono “rientrati” l’Ecomuseo della Vitivinicoltura del Ricetto di Candelo e il Museo della Passione di Sordevolo.
“Anche quest’anno – afferma l’Assessore (Educazione, Istruzione e Cultura, Turismo, Biblioteca, Museo del Territorio, Manifestazioni) Teresa Barresi – l’Amministrazione Comunale ha rinnovato l’adesione alla Rete Museale Biellese nella convinzione che ‘mettersi insieme’ consenta di valorizzare i tanti e diversi luoghi di interesse artistico, culturale e naturale del territorio biellese. Crediamo che questa sia anche una occasione per creare una piccola opportunità di lavoro per i giovani operatori selezionati che potranno approfondire la conoscenza del patrimonio locale e, nel caso del Museo – Museo del Territorio, ndr -, delle ricche collezioni archeologiche e storico-artistiche che in esso sono conservate, restituendola ai visitatori che seguiranno le visite guidate.”
Scopriamo tutte le sette novità dell’edizione 2018 (in allegato la lista di tutti i siti e i dati degli anni passati, a partire dal 2012; per la mappa cliccare qui):
1 – Cittadellarte – Fondazione Pistoletto (Biella) – Il Terzo Paradiso. Cittadellarte permette di conoscere direttamente il lavoro artistico di Michelangelo Pistoletto e il contributo che la realtà artistica porta avanti da oltre vent’anni mettendo l’arte al centro di una trasformazione sociale responsabile. Situata a Biella lungo il torrente Cervo, ha consentito il recupero di un’importante area in un eccezionale esempio di archeologia industriale, tutelata dal Ministero dei Beni Culturali. Durante la visita agli spazi, è possibile accedere anche alla sede permanente del Terzo Paradiso, il cui simbolo e significato sono al centro di innumerevoli progetti in tutto il mondo (per tutte le news sulle iniziative di Pistoletto e Cittadellarte: http://journal. cittadellarte.it/)
2 – Ecomuseo della Lavorazione del Ferro (Mongrando) – Acqua e fuoco. Le parole “fucina” e “martinetto” identificavano sia gli strumenti di lavoro sia le costruzioni che li sostenevano. Numerosi resti di queste strutture si trovano lungo il percorso tematico sulla lavorazione del ferro che collega Netro a Mongrando. Ultimo esempio conservato delle piccole unità produttive che sfruttavano la forza motrice delle acque del torrente Ingagna e dei vicini corsi minori, la Fucina Morino presenta al suo interno tutti i macchinari e gli attrezzi utilizzati prima dello sviluppo industriale.
3 – Antonio Bertola ingegnere militare (Muzzano) – Paesaggio, persone, devozione: un patrimonio di cultura materiale e immateriale. Nel corso del Seicento il Piemonte va assumendo i caratteri attuali e lo spirito della Controriforma porta alla nascita di sacri monti e confraternite. L’allestimento, ospitato nella Casa Comunale di fronte alla Confraternita del Rosario, mette in relazione la figura di Antonio Bertola (originario di Muzzano e protagonista di quell’epoca), con il paesaggio, i sentieri e i percorsi storici e devozionali del luogo (processioni della Confraternita e al Santuario di Graglia), contribuendo alla lettura e alla comprensione del territorio della Valle Elvo.
4 – Casa natale di Pietro Micca (Sagliano Micca) – Un incontro con la storia. La casa dove nacque Pietro Micca nel 1677 si trova nella parte antica dell’abitato di Sagliano Micca. Composta da due sole camere collegate da una scala esterna, ha il fascino delle antiche abitazioni rurali. Recentemente restaurata, è diventata uno scrigno di memorie legate alla figura di Pietro Micca e all’assedio di Torino del 1706, nel quale il minatore di Sagliano morì eroicamente. Le numerose lapidi poste nel cortile prospiciente la casa ricordano visitatori importanti, dalla regina Margherita di Savoia a Giuseppe Garibaldi. La visita all’edificio è un autentico incontro con il passato.
5 – Museo Laboratorio dell’Oro e della Pietra (Salussola) – Archeologia, storia, arte e paesaggio. Salussola Monte e i suoi monumenti, il castello, le chiese, la frazione di San Secondo – con ritrovamenti e insediamenti di età romana e medievale – sono luoghi di importante valenza storica. Il museo, oltre alla sala dedicata all’archeologia, offre le testimonianze di eventi, personaggi e tradizioni. Il Beato Pietro Levita, la “strega” Giovanna de Monduro, la sala dell’eccidio del 9 marzo 1945, la sala dell’oro e quella delle pese, i sentieri da studiare e percorrere per ammirare il paesaggio unico di queste colline. Tutto illustrato da pannelli, plastici, oggetti e strumenti in esposizione.
6 – Centro di Documentazione del Lago di Viverone (Viverone) – Le palafitte preistoriche del lago di Viverone. Nel 2011 l’UNESCO ha inserito 111 villaggi palafitticoli preistorici delle Alpi nella “Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità”. Il villaggio “Vi1-Emissario di Viverone” appartiene a questo prestigioso elenco ed è considerato uno dei più importanti dell’intero arco alpino. Tale insediamento, composto da migliaia di pali e con una popolazione stimata in centinaia di individui, può,a buon diritto, essere considerato alla stregua di una grande città del II millennio avanti Cristo. Il Museo delle Palafitte illustra la storia del sito archeologico datato 1450 a.C. e conserva alcuni significativi reperti provenienti dai fondali del lago.
7 – Casa Zegna (Trivero) – Oltre 100 anni di tessuti e di stile. La visita consente di scoprire la storia del Gruppo Ermenegildo Zegna, che affonda le sue radici nel 1910, in un contesto straordinario che unisce la fabbrica all’ambiente montano circostante. La mostra permanente “Cent’anni di eccellenza” racconta un’impresa familiare costruita da quattro generazioni impegnate a realizzare la visione e gli ideali del fondatore: qualità, innovazione continua, responsabilità sociale e ambientale. La mostra temporanea “Uomini all’italiana 1968. La confezione Zegna: dalla sartoria all’industria”, allestita in occasione del Cinquantenario della nascita del Prêt-à-porter, è dedicata agli inizi del progetto moda di Zegna.
Gli appuntamenti del weekend
Domenica 3 giugno: alla Fabbrica della ruota di Pray, alle 18.30, sarà inaugurata la mostra “Il racconto della trama: esiti del workshop”. Saranno esposti, come si evince dal titolo, gli elaborati realizzati dai partecipanti all’omonimo laboratorio, svolto alla Fabbrica della ruota nel corso del 2017. La mostra sarà visitabile fino al 16 settembre e, nello specifico, tutte le domeniche dalle 14.30 alle 18.30 (in settimana solo su prenotazione). Per visionare la locandina cliccare qui; evento Facebook cliccando qui. Alla Fabbrica della ruota, inoltre, è in programma la performance emozionale “Donne e Madri di Fabbrica” (tutte le info nel comunicato allegato).
Domenica 3 giugno: al Giardino Botanico di Oropa si terrà l’evento “Incontriamoci in giardino”. In allegato il comunicato con il programma delle iniziative mensili del sito di Oropa e di Pollone (Burcina).
Domenica 3 giugno: inaugura la rassegna musicale “Suoni in movimento – Percorsi sonori nella Rete Museale Biellese”. L’iniziativa, ideata e organizzata dall’Associazione Nuovo Insieme Strumentale Italiano, nacque come “Itinerari Musicali” nel 2012 proseguendo come tale fino alla VI edizione svolta nel 2017. Anche quest’anno tutti i concerti saranno ad ingresso gratuito e preceduti da una visita guidata a cura degli operatori della Rete. Il sipario sulla kermesse si alzerà domenica prossima a Palazzo Gromo Losa. Il programma? Alle ore 16.00 la visita guidata, alle 17.00 gli show “I Violini di Santa Vittoria” e “L’incredibile storia dei musicisti braccianti di Santa Vittoria” (Davide Bizzarri primo violino, Orfeo Bossini secondo violino, Roberto Mattioli terzo violino, Ciro Chiapponi viola, Fabio Uliano Grasselli contrabbasso). In allegato il comunicato generale su “Suoni in movimento”.
Alleghiamo inoltre: comunicato stampa di apertura della Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo e un’immagine della Fabbrica della Ruota.