Gli anziani diventano nonni volontari per accudire i figli senza nonni biologici e con famiglie in difficoltà. E’ il progetto ‘Nonne e nonni di comunità’ lanciata da Auser, che coinvolgerà mille bambini 0-6 anni e quasi 500 anziani in tutta Italia. Nello specifico, gli anziani volontari dell’Auser assisteranno i bambini di famiglie monogenitoriali, famiglie di stranieri, famiglie in difficoltà economica, famiglie con fragilità. La rete di sostegno dei nonni affiancherà i bambini sia individualmente che a gruppi, con azioni sia nelle scuole (letture di filastrocche) sia di accompagnamento a scuola, attività ricreativa, accompagnamento allo sport e simili.
Il progetto, presentato mercoledì mattina all’Istituto degli Innocenti di Firenze è promosso da Auser Lombardia e realizzato nell’ambito del bando per la prima infanzia affidato per la gestione da Fondazione con il Sud all’Impresa Sociale “Con i bambini”. Coinvolgerà quattro regioni: Lombardia, Toscana, Umbria e Basilicata. Vede una vasta rete di 47 partner. In tutto sono coinvolti 16 comuni, 4 istituti comprensivi, 8 cooperative, 4 università, una fondazione e 14 associazioni Auser.
Con l’aiuto dei nonni di comunità, adeguatamente formati e preparati, i bambini e i loro genitori potranno contare su un accesso ai servizi del territorio più ampio e flessibile con forme di prolungamento dell’orario. Le sedi Auser verranno utilizzate per accogliere, informare, creare comunità, organizzare momenti di formazione, informazione sulle tematiche inerenti la cura e la crescita del bambino. Saranno inoltre luoghi in cui condividere laboratori e momenti di festa. Tutti gli interventi saranno finalizzati a contrastare l’isolamento socio culturale e la povertà educativa e a prevenire il rischio di deprivazione dei bambini.
Nello specifico, entrando nel merito dei territori, in Lombardia è stato scelto il grande hinterland milanese di Sesto San Giovanni e due comuni della provincia di Cremona dove molte famiglie vivono in cascinali isolati. Nel senese in Toscana si prevedono attività di sostegno a genitori single e famiglie di migranti, in Umbria sono stati scelti piccoli comuni e realtà che stanno accogliendo le comunità terremotate e in Basilicata quattro comuni con problemi di spopolamento e integrazione migranti