«In queste condizioni meteo non staremo a guardare il capello: in dormitorio, se avremo ulteriori richieste su dove trascorrere la notte, saremo felici di aggiungere brandine». Parola del presidente di Caritas Vercelli, Gianni Brunoro, che fa il punto della situazione sull’emergenza causata dal gelo delle ultime ore: «Il dormitorio è composto da 24 posti letto, numero vagliato dopo un’analisi delle condizioni di sicurezza – spiega -, ma è chiaro che può variare a seconda di situazioni eccezionali come questa, in cui ci si è trovati improvvisamente e inaspettatamente nella morsa del gelo a inverno quasi terminato».
Oltre al dormitorio, la Caritas è attiva su altre facce della povertà: «Siamo pronti a rispondere con tutta la nostra volontà e anche oltre le nostre reali disponibilità – prosegue Brunoro – tuttavia, il gelo di questi giorni non ha provocato grandi oscillazioni nelle richieste di aiuto. Semplicemente però perché siamo in perenne stato di emergenza. La Caritas di Vercelli gestisce 10 alloggi, messi a disposizione delle famiglie indigenti: il nostro scopo è quelle di tenerle unite, evitando ad esempio che il padre vada a passare la notte in dormitorio e il resto del nucleo adotti soluzioni diverse dettate dai servizi sociali. È proprio nelle condizioni di emergenza che la famiglia deve sentirsi unita per superare al meglio le difficoltà».
E illustra ancora: «Noi diamo questa opportunità a turnazione: dopo 6 mesi, al massimo un anno, solitamente si riesce a rimettere in pista, all’interno della società, le persone assistite, che possono ricominciare a condurre una vita tendente al normale. Le richieste di aiuto, però, nonostante il nostro lavoro e quello del Comune, sono in linea con una crisi che, di fatto, non si è ancora esaurita».