Parole donate, ricevute, ascoltate, assaporate, accolte, allontanate: ecco gli “assaggi” poetici proposti nel corso dell’evento “Il sapore della parola: oltre la legge 180”, che si è svolto sabato 28 settembre presso la nuova sala lettura del bar Cavour a Vercelli. Il workshop è stato organizzato dal CIDI (Centro di Iniziativa Democratica Insegnanti) di Vercelli e realizzato con il sostegno del CTV (Centro Territoriale per il Volontariato) e la collaborazione della pasticceria Il Mattarello. I lavori sono stati introdotti da Carlo Greco, presidente della cooperativa 181 che gestisce la pasticceria e dalla presidente del CIDI, prof.ssa Donatella Capra. Le attività proposte da Ausilia Fra, insegnante certificata in Metodo Caviardage®, sono esperienze liberamente ispirate al Caviardage®, un metodo di scrittura poetica ideato da Tina Festa, che aiuta ad esprimere la poesia nascosta dentro ad ognuno attraverso un processo creativo che parte non da una pagina bianca ma da testi già scritti. Le parole “trovate”, i pensieri scaturiti da questo processo sono strettamente connessi alle emozioni e, per questo, sono parte di un tesoro poetico che appartiene a tutti. La poesia è un patrimonio che ci accomuna e che, in certe situazioni, può essere d’aiuto per superare disagi anche molto profondi, come nel caso di Alda Merini la quale, nonostante lunghi periodi di internamento in istituti manicomiali, è riuscita ad esprimere in modo intenso ed autentico la sofferenza e la bellezza della propria interiorità e dei suoi vissuti. Nel corso dell’evento, gli assaggi poetici sono stati affiancati da dolci degustazioni prodotte dalla pasticceria Il Mattarello, gestita dalla cooperativa sociale 181 nata, come ha spiegato nel suo intervento il presidente Carlo Greco, con l’intento di superare le difficoltà di integrazione, di inclusione e i pregiudizi sociali delle persone con disagio psichico, successivi alla chiusura degli istituti manicomiali prevista dalla Legge 180 e con l’obiettivo di reinserire nel mondo del lavoro i suoi soci proprio tramite il lavoro nella pasticceria. Durante il laboratorio è stato inoltre proiettato il video “Da vicino nessuno è normale”, risultato di una ricerca interdisciplinare sulle condizioni disumane dei malati psichiatrici internati nei manicomi, con particolare attenzione nei confronti della preoccupante situazione delle donne e dei bambini, condotta dalle allieve della classe VB del Corso per i Servizi socio-sanitari dell’Istituto Professionale “Lanino” di Vercelli e coordinata dalla prof.sse Sabrina Campisi e Donatella Capra. Diversi dunque sono stati i sapori proposti nel corso delle attività, accolti e sperimentati dai partecipanti: il sapore delle parole donate che suscitano emozioni profonde, nascoste e dimenticate, il sapore della diversità, della sofferenza, della disperazione che si è costretti ad provare in situazioni di disagio, il sapore del desiderio, della condivisione, della speranza quando si ha la possibilità di esprimere la propria individualità, il sapore dei dolci che, nel caso della pasticceria Il Mattarello, alimentano idee, progetti di vita e di rinascita. E che nutrono la fiducia, di cui tutti abbiamo bisogno.