Il progetto Emergenza Freddo (potenziamento Accoglienza Notturna Temporanea, presso la struttura del “Belletti Bona” di Biella) è terminato con la sera del 10.3.2020, anziché proseguire fino al 31 marzo come previsto.
A seguito delle disposizioni dettate per contenere l’emergenza, il gestore del Servizio ha infatti comunicato l’impossibilità a garantire la copertura dei turni con personale idoneo.
In ogni caso la macchina dell’ “Accoglienza Plurale” (A.T.S. costituita da Cooperativa Maria Cecilia – capofila – cooperativa La Famiglia, associazione La Rete e Caritas Diocesana) si è messa in moto per trovare soluzioni alternative. Intanto si è provveduto a mettere a disposizione degli ospiti del Servizio, un ‘kit’ di emergenza e un kit igiene grazie ai fondi europei FEAD dei quali il Consorzio I.R.I.S. è beneficiario. Il kit di emergenza include sacco a pelo, indumenti termici e impermeabili, mentre il kit igiene include materiale per l’igiene personale e gettoni per fare la doccia nei bagni pubblici. Si orienteranno inoltre le persone allo Sportello Punto Accesso Accoglienza Plurale ubicato in via Novara, accanto alla Mensa Caritas, per cercare soluzioni abitative alternative.
L’apertura dell’Emergenza Freddo in questi ultimi giorni è stata garantita anche grazie alla collaborazione con i volontari di CRI Biella.
La loro presenza è stata un supporto importante per gli operatori: le persone senza dimora, proprio per la loro fragilità, fanno fatica a seguire le misure preventive. Il fatto che la richiesta di passare il gel igienizzante sulle mani e di misurare la temperatura arrivasse da persone che indossavano una divisa, e in particolare quella della Croce Rossa, sono state accettate più facilmente.
L’ultima sera gli ospiti accolti presso l’Emergenza Freddo erano diciassette. Per due di loro c’è stato un inserimento in strutture del Sistema di Accoglienza migranti a cura della Prefettura e un altro è in attesa. Per gli altri quattordici si è riusciti a trovare soluzioni grazie alla collaborazione consolidata tra i soggetti dell’Accoglienza Plurale.
I fondi raccolti per l’Emergenza Freddo, che sarebbero stati sufficienti per coprire il servizio fino a fine marzo e che – quindi – non si utilizzeranno, saranno accantonati per le necessità del periodo invernale del prossimo anno. Si ipotizza anche di utilizzarli per coprire quei bisogni essenziali a cui non si riesce a far fronte in altro modo (come ad esempio il lavaggio degli indumenti), indispensabili per la prevenzione.