Da Redattoresociale.it
24 settembre 2019
ROMA – “Luoghi e responsabilità incardinati nelle più elevate competenze istituzionali, con deleghe ampie, forti, chiare e di adeguate risorse”: è quanto chiede fermamente la Fish, in materia di disabilità, al nuovo governo. E allo stesso governo la federazione sollecita un confronto urgente, come è stato più volte annunciato e promesso. “In queste settimane la Fish ha mantenuto costanti interlocuzioni, anche per le vie brevi, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardo alla disabilità e alle modalità per garantire congruenti politiche e necessarie riforme – riferisce la federazione – Negli ultimi giorni sono giunte rassicurazioni in merito ad un imminente e formale confronto”. Nessuna convocazione è però finora pervenuta. Quando l’incontro avverrà, “ribadiremo, circostanziando e precisando, ciò che abbiamo già espresso in sede di consultazione con lo stesso presidente Conte – fa sapere il presidente della Fish, Vincenzo Falabella – Per giungere alla reale attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità sono necessari da un lato una forte volontà politica e dall’altro un assetto strategico e istituzionale chiaro. Riteniamo necessario che siano garantiti luoghi e responsabilità incardinati nelle più elevate competenze istituzionali, disponendo di deleghe ampie, forti, chiare e di adeguate risorse. Per affrontare le sfide irrisolte è necessaria una struttura solida e tecnicamente autorevole e preparata, in grado di mantenere interlocuzioni operative e concrete in condizione di parità con i dicasteri, le Autorità, le Istituzioni pubbliche, le Regioni”. “Presto e bene” è quindi il monito della Fish: “Qualsiasi soluzione di ripiego o di accomodamento – afferma Falabella – non appare più sostenibile né accettabile. Le persone con disabilità sono stanche di aspettare di vedere affermati i propri diritti”, conclude il presidente Fish.