“All you can read”, tutto ciò che puoi leggere… Debutta in occasione della quinta edizione del Raccolti Festival di “Bottega Miller” un’iniziativa di “Libriamoci a Vercelli” per condividere il vasto patrimonio librario accumulato, in collaborazione con Brein (il laboratorio sartoriale di Diapsi Vercelli), perché c’è anche un aspetto solidale nel progetto.
«Chi verrà a trovarci – dice Paola Carello, presidente di Libriamoci – potrà riempire di libri una “tote bag” realizzata da Brein e portarseli via, non bisogna avere libri da scambiare, solo compiere un gesto solidale acquistando uno dei due formati di shopper al costo di 8 e 10 euro, borse molto belle ed eleganti».
Lo stand di “All you can read” sarà posto vicino all’ingresso del loggiato di San Pietro Martire, lato parcheggione, nel portico del Salone Dugentesco in caso di maltempo.
Diapsi e Libriamoci hanno già collaborato in passato e prossimamente daranno vita ad un nuovo progetto congiunto per la Biblioteca Civica con dei laboratori di lettura in partenza nei prossimi mesi, ma come è nata l’idea di “All you can read”?
«Intanto – sottolinea Paola Carello – credo sia interessante dire che noi siamo attivi da circa vent’anni con i primi “Presidi del Libro” grazie al quale abbiamo fornito libri alle biblioteche di paese anni fa, poi il Bookcorssing, che fece epoca, lo Scambialibri che si tiene al museo Leone, la
realizzazione di piccole Libere Librerie come quella del Centro Territoriale del Volontariato nei paesi, le serate Libri di sera aperte a tutti e durante le quali si parla a ruota libera di libri e, infine, Libriamoci incontra, serate a tema inaugurate ad aprile 2023. Durante il lockdown le nostre scorte sono notevolmente aumentate, anche perché ci sono state donate intere biblioteche di persone scomparse. Volevamo quindi mettere a frutto questa “ricchezza”, così è nata l’idea. Ci saranno libri di ogni genere e il pubblico potrà “saccheggiare” a sua scelta».
Nel frattempo si è poi fatta strada l’idea di coinvolgere Brein.
«Io e Paola – racconta Lorena Chinaglia, presidente di Diapsi Vercelli – ci conoscevamo già e ci siamo riviste anche in un workshop di cucito promosso da Gioin a maggio al quale ha partecipato anche Nicoletta Quintini, segretaria di Libriamoci. Proprio a Nicoletta è venuta l’idea di collaborare per “All you can read”. Abbiamo cominciato poi a lavorarci insieme, perché Paola ci ha portato delle stoffe, altre ne abbiamo scelte. Abbiamo passato diverse giornate nel laboratorio di Brein, con il caldo pazzesco di quest’estate… coinvolgendo anche lo staff del laboratorio e prodotto due modelli, uno più piccolo e l’altro più capiente, con fantasie diverse e che si adattano a tutti i gusti.
Non sono delle “buste” ma delle borse con un loro stile filante e molto pratico, pensate per essere usate tutti i giorni. Come sempre si tratta di prodotti realizzati con il riciclo di materiali e i libri stessi sono un “riciclo”, per cui c’è un’armonia che ci appaga molto».
«Dietro questo progetto – aggiunge Paola – ci sono delle storie, in parte le abbiamo scritte insieme e parlano di passione, di apertura e condivisione, ma in parte sono sconosciute, sono le storie di chi possedeva i libri, poi ci sono le storie del team Brein. Per il lieto fine, però, serve che anche i Vercellesi aggiungano un pezzo di racconto fatto della loro generosità, delle scelte di testi che faranno».
«Concordo – commenta Lorena – ed aggiungo che da tempo come Brein stiamo puntando sull’arte e la cultura, perché bisogna aprire il cuore e la mente delle persone, dare valore all’esistenza diffondendo bellezza e dandoci sempre una nuova possibilità… Noi la diamo a tante persone
disagiate, ma è un qualcosa che si diffonde come un’epidemia, se ci si dà il tempo giusto e credo che quest’occasione sia davvero speciale, perché con il Festival si incontrano delle narrazioni che aprono la mente e portarsi a casa una “tote bag” piena di libri è la degna conclusione
dell’esperienza».
Ricapitolando, dal 23 al 24 settembre nel contesto del Festival Raccolti, ci sarà un ampio spazio pieno di libri che sono a disposizione in cambio dell’acquisto di una borsa Brein appositamente realizzata.
«Si tratta – conclude Paola – di un esperimento, di un “numero zero”, dipenderà poi dall’accoglienza che avrà fra il pubblico se diventerà un altro “format” da aggiungere alle iniziative di Libriamoci a Vercelli»