Sperimentare e testimoniare la ricchezza dell’incontro tra persone di provenienze lontane, anche molto lontane…. È sempre questo l’anelito che anima la preparazione e la realizzazione di FESTA POPOLI, che giunge quest’anno alla diciassettesima edizione.
Anni di incontri e di solide collaborazioni: ideata dalla Diocesi di Vercelli, e in modo particolare dalla Pastorale universitaria, è co-organizzata con l’Università del Piemonte Orientale, da sempre prezioso supporto scientifico attraverso le competenze e la disponibilità di numerosi docenti, soprattutto dal Dipartimento di Studi Umanistici e dal Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica. Anche quest’anno torna poi la sinergia con il Comune di Vercelli e con i giovani del Servizio civile che, in stretto contatto con la Pastorale universitaria, già da tempo si trovano per definire e pianificare i vari appuntamenti. Consolidata è inoltre la collaborazione con il Centro Territoriale per il Volontariato VC-BI, in special modo per la grafica dell’intera manifestazione.
L’edizione 2025 ruota intorno ai migranti climatici. Ormai è noto a tutti che sempre più persone sono costrette a lasciare la propria terra, perché resa invivibile dagli effetti negativi della crisi climatica: siccità, inondazioni, incendi, fenomeni atmosferici estremi, innalzamento del livello del mare. Sono i cosiddetti “migranti climatici” che, secondo dati della Banca Mondiale, entro il 2050 potrebbero essere più di 210 milioni nel mondo.
Se è vero che la gran parte del fenomeno si limita all’interno dei Paesi (l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni stima che circa l’80% degli spostamenti legati al clima avviene all’interno dello stesso Paese, spesso dalle aree rurali a quelle urbane), le ripercussioni sono evidenti oltre i confini e a livello globale. Ne abbiamo trovato testimonianze anche tra alcuni giovani universitari internazionali dell’UPO, oltre che tra gli ospiti dei centri di accoglienza vercellesi.
Parte dei contenuti che verranno proposti derivano proprio da questi loro preziosi contributi.
Ma essi sono solo uno dei fattori che legano il tema al nostro territorio: è da sottolineare la presenza a Vercelli di un intero dipartimento dell’UPO, il DISSTE, che lavora sulla sostenibilità ambientale (e dunque sui cambiamenti climatici), e di un corso magistrale in filosofia che ha fatto del fenomeno migratorio un fulcro della propria offerta formativa e della ricerca: FILOSOFIA POLITICA E STUDI CULTURALI.
Inoltre è facilmente intuibile che la scelta del tema è dettata, oltre che dall’incrocio tra problematiche globali e realtà locale, dall’urgenza di una sana educazione culturale intorno ai cambiamenti climatici, alle loro cause, ai loro effetti.
È importante informarsi sulle cause e sulle conseguenze della crisi climatica e sul come si possa agire. Gli incontri a carattere formativo avranno questa come fondamentale finalità. Le aspirazioni sono tuttavia ancora più “alte”, perché ognuno di noi può impegnarsi, a livello individuale e collettivo, per contrastare la crisi climatica e sostenere i migranti climatici.
E se potessimo contribuire a migliorare lo stile di vita, per esempio riducendo il consumo di acqua e di energia elettrica, utilizzando mezzi di trasporto non inquinanti, facendo acquisti consapevoli…ne saremmo orgogliosi.
Se poi tutto questo potesse avvenire nello scambio tra persone di differenti provenienze geografiche, in un clima di curiosità, fiducia e spirito di iniziativa…. Ecco, questo potrebbe diventare vera FESTA POPOLI.
In particolare quest’anno la manifestazione vuole rappresentare determinazione e impegno per la pace. Lo scenario internazionale difficile e drammatico, a cui assistiamo spesso ulteriormente addolorati da una sorta di impotenza, diviene troppo spesso causa sterile di sconforto e alibi per giustificare la propria indolenza. Ebbene, FESTA POPOLI vuole attraversarlo e viverlo come stimolo per attivare e accendere risorse, personali e comunitarie, capaci di educare e testimoniare in modo credibile il dialogo, la pace, la costruzione di futuro.
GLI APPUNTAMENTI
MERCOLEDì 1 OTTOBRE, ORE 18, Seminario arcivescovile di Vercelli (piazza Sant’ Eusebio 10)
L’impatto dei cambiamenti climatici e digitali sulle migrazioni
Ad aprire FESTA POPOLI, dopo i saluti istituzionali, saranno due contributi di alto profilo, proposti dalla professoressa Irene Ponzo, docente presso l’Università del Piemonte Orientale e vicedirettore di FIERI. Il suo intervento sulle migrazioni correlate alla transizione digitale ci consentirà di aggiornare il nostro sguardo sul fenomeno migratorio. Sarà poi la volta di Gloria Zuccarelli, assegnista di ricerca in filosofia politica, a presentare le sfide al centro dell’attenzione di FESTA POPOLI, con un contributo intitolato Migrazioni e cambiamento climatico: un’analisi critica.
Al termine delle relazioni, verranno presentate alcune ricerche di studenti internazionali in merito al loro Paese d’origine, incentrate evidentemente sulla crisi climatica e sulle ripercussioni migratorie.
Non mancherà infine la possibilità di approfondire le questioni, attraverso dialoghi e domande tra i vari partecipanti.
GIOVEDì 2 OTTOBRE, ORE 18, Seminario arcivescovile
Anche ma non per il solo clima. Storie di popoli migranti
Si torna a parlare di migranti, nel secondo appuntamento. Nella prima parte ci si soffermerà sulle nuove frontiere e sulle nuove rappresentazioni di migrazioni e crisi climatica, grazie agli interventi dal taglio geografico di Raffaella Afferni (Dipartimento di Studi Umanistici) e di Carla Ferrario (Dipartimento di Sudi per l’Economia e l’impresa e Dipartimento di Studi Umanistici). Sarà poi la volta di Luciano Curreri, docente di Letteratura Italiana al Dipartimento di Studi Umanistici, che stuzzicherà il pubblico con qualche assaggio dal suo ultimo lavoro, in uscita in questi giorni: Perdonami, Padre, perché peccheremo (per Nerosubianco), un testo distopico sui generis che evoca una rivolta di migranti e “mescola la storia”, proponendone una lettura grottesca ‘1944-1984-2024’.
Come nella serata precedente, l’incontro sarà accompagnato dalla presentazione di una ricerca su una realtà extraeuropea, a cura di studenti dell’UPO.
VENERDì 3 OTTOBRE ORE 19 (Spazio GIOIN, via Laviny 67)
APERIPOPOLO
Dire FESTA POPOLI vuol per molti dire APERIPOPOLO, il fortunato format a base di scambi informali e allegria. Quest’anno la conduzione della serata sarà affidata ai giovani che, accompagnati da Franco Pistono per ARPA Piemonte, hanno ideato, prodotto e interpretato la canzone di FESTA POPOLI e si sono preparati per una speciale versione live. Non mancheranno comunque attività e giochi a stand, proposti dai giovani della Pastorale universitaria e del Servizio civile, insieme alle ospiti dei centri di accoglienza di Vercelli.
Sempre negli stessi spazi, torneranno le animazioni da e per ogni parte del mondo. Infine, lo spazio sarà lasciato alla convivialità del cibo, grazie al servizio catering del Mattarello – Bicciolano Social Coffee.
LUNEDì 6 OTTOBRE ORE 18, Seminario
Potere aziendale e politico nella crisi climatica
Particolarmente stimolante sarà la prospettiva da cui si guarderà alle migrazioni climatiche in questo preserata, grazie a due giovani e promettenti relatrici: Elettra Repetto, assegnista di ricerca in Teoria politica presso l’UPO, dove si occupa in particolare di green washing, e Claudia Vago, project manager di Valori.it (un progetto di Fondazione Finanza Etica).
L’incontro si muove a partire da una semplice considerazione: se la crisi climatica colpisce tutti, non tutte le persone sono però colpite allo stesso modo. Le fasce più vulnerabili della popolazione sono infatti quelle maggiormente danneggiate da questi eventi e, allo stesso tempo, con meno risorse per affrontarli.
Vengono dunque indagate le cause politiche e aziendali della crisi climatica, evidenziando anche come essa possa esacerbare tensioni politiche e sociali già presenti, aumentando il rischio di conflitti per il controllo di risorse naturali diventate scarse o strategiche, come acqua, terra coltivabile o energia.
In questo intreccio complesso tra crisi ambientale, poteri economico-finanziari e instabilità socio-politica, il cambiamento climatico emerge come un fattore moltiplicatore di vulnerabilità.
MARTEDì 7 OTTOBRE ORE 18, Seminario
Cambiamento climatico e migrazione, una prospettiva multidisciplinare
L’incontro vuole mettere in luce quanto sia complessa la relazione tra fenomeno migratorio e questione ambientale. In particolare, Rodrigo Miguez Núñez (DISSTE) presenterà un’analisi sulle forme di ingiustizia giuridica, politica e sociale che vengono generate dall’intersezione tra questi due fenomeni. Nella seconda parte dell’incontro Stefania Benetti (DISSTE) mostrerà come forme di arte dal basso possano rappresentare un’attiva resistenza contro il cambiamento climatico e l’impatto che questo ha sulle migrazioni.
GIOVEDì 9 OTTOBRE ORE 8.30-14, Seminario
I migranti climatici
Mattinata di studi con interventi e laboratori a cura di docenti UPO, CTV VC-BI, Giovani del Servizio civile
Si tratta dell’ormai tradizionale mattinata di studi rivolta primariamente agli studenti universitari e a quelli delle ultime classi degli Istituti superiori. L’evento, ancora una volta co-organizzato con l’Università del Piemonte Orientale, prevede gli interventi iniziali di Antonella Afferni (DISUM), Carla Ferrario (DISUM e DISEI) e Carmen Aina (DISSTE).
Come di consuetudine, ai loro contributi assembleari seguiranno i laboratori interattivi di approfondimento, condotti dai relatori della prima parte della mattinata, ma anche dai giovani del servizio civile, quest’anno particolarmente brillanti e numerosi per le attività di tale mattinata, e da Sara Ghirardi, del Centro Territoriale per il Volontariato.
VENERDì 10 OTTOBRE ORE 19, spazio GIOIN
Aperipopolo
FESTA POPOLI si concluderà in gran allegria con l’Aperipopolo: tornerà la musica dei giovani accompagnati da Franco Pistono, per ARPA Piemonte, insieme a danze, giochi a stand e degustazioni etniche proposte dalla cooperativa 181 con la consulenza di giovani stranieri
A INCORNICIARE IL TUTTO…
Seminario arcivescovile
FRAMMENTI DI TERRE LASCIATE. Allestimento multisensoriale sulle migrazioni climatiche
Per FESTA POPOLI torna anche l’allestimento negli spazi del Seminario: l’anno scorso le STORIE CHE SI SENTONO hanno toccato le sensibilità di molti, quest’anno, nel primo cortile, ci riproviamo con l’esposizione di materiali scientifici sulle migrazioni climatiche (gentilmente messi a disposizione dei professori Enrico Ferrero e Sara Rubinetti, del DISSTE), uniti a qualche piccola esperienza multisensoriale, arricchita da rapide performance teatrali. Il progetto, ideato da Kinan Nahhass, è curato da alcuni studenti universitari insieme ai “Custodi del creato”, un gruppo di giovani impegnati nella riflessione sull’ambiente e sulla custodia del creato, facente parte, come la Pastorale universitaria, della Pastorale Giovanile della Diocesi di Vercelli.