RIAPRE IL GIARDINO BOTANICO DI OROPA
L’Oasi WWF di Oropa riapre la stagione di visita mercoledì 1 maggio in occasione delle splendide fioriture delle bulbose (narcisi e tulipani, soprattutto), ma la data ufficiale sarà anticipata da un’apertura speciale il 26 aprile, con una visita guidata alle ore 10:30: con il Giardino on-demand si inaugura un nuovo metodo di fruizione dell’Oasi, in orari o giorni inusuali rispetto a quelli canonici. Visitate il sito web per le prenotazioni (obbligatorie per quest’ultima giornata).
Tante le novità della stagione che saranno annunciate via via nelle prossime settimane, rimangono disponibili i giochi per bambini da fare in autonomia (che vanno sotto il titolo di GiardinGiocando) e saranno organizzati, come sempre finanziati da Garden Club Biella i laboratori POLLICIni Verdi dedicati ai più piccoli.
I supporti multimediali alla visita (audio guide e video guide in Lingua Italiana dei Segni) continuano ad essere accessibili gratuitamente grazie al progetto NATURAlmente Accessibile! finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella che anche quest’anno, con Fondazione Compagnia di San Paolo, sostiene le attività del Giardino.
Per i titolari di Abbonamentomusei.it anche quest’anno sarà creata una linea preferenziale per utilizzare il servizio di visita guidata, normalmente offerto nei soli giorni festivi.
Per svincolare gli abbonati alle giornate festive, mediamente più caotiche ad Oropa che è uno dei poli turistici più importanti del territorio, viene riservata loro una giornata più “tranquilla”, il sabato, prevedendo la partenza della visita guidata alle ore 15:30. Il calendario sarà presto disponibile e comunicato anche attraverso i canali informativi di Abbonamentomusei.it
Torna il Mese delle Oasi WWF: l’evento, che celebra le aree protette dell’Associazione, vedrà il Giardino Botanico di Oropa impegnato tutte le domeniche di apertura in visite guidate di sensibilizzazione alla tutela della biodiversità alpina. Questa tematica (e molte altre, come quella dedicata agli impollinatori)) sarà al centro delle visite guidate (ore 15:30), che saranno offerte al pubblico (costo incluso nel biglietto d’ingresso), mentre sarà attivo un punto informativo per chi vuole sostenere il WWF associandosi, per l’occasione a particolari e convenienti condizioni.
Ma le novità più importanti sono legate alle collezioni di piante ospitate nel Giardino: grazie ad un finanziamento di Fondazione CR Biella, nell’Oasi di Oropa sono state allestite e implementate tre nuove aree. L’aiuola degli impollinatori accoglie specie montane o alpine che attirano gli insetti pronubi (una simile, sempre allestita dai tecnici del Giardino, si può vedere nei giardini di Palazzo Gromo Losa al Piazzo di Biella), mentre è stato implementato il roseto con nuove specie e varietà particolari e, poco distante, una depressione naturale del terreno ospita la nuova Valletta delle acidofile che accoglie nuove specie di rododendro e altre piante amanti dei terreni acidi.
Occorrerà qualche anno perché queste nuove collezioni si ambientino e diano il meglio di loro stesse ma, come hanno sempre dimostrato gli addetti del Giardino, le doti principali del giardiniere sono la perseveranza e la pazienza…
Dove siamo
Il Giardino Botanico si trova dietro la Basilica superiore del Santuario di Oropa, il più importante Santuario mariano delle Alpi (Patrimonio dell’Umanità UNESCO), vicino al parcheggio più capiente di Oropa. Grande poco più di un ettaro (10.700 metri quadrati), è un’Oasi (anche di pace…) popolata di fiori e piante curati e custoditi per i “curiosi di natura”.
Orari di apertura:
maggio, giugno e settembre: sabato e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00 (gli altri giorni aperto ai gruppi su prenotazione);
luglio e agosto: tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
MyGardenOfTrees
Il Giardino Botanico di Oropa nella rete che studia l’adattamento delle piante ai cambiamenti climatici
È un progetto di ricerca partecipativo a cui aderisce il Giardino Botanico di Oropa, promosso dalla Commissione Europea e guidato da un team di ricercatori dell’Istituto federale svizzero di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), per valutare la capacità di crescita e di rinnovazione dell’abete bianco e del faggio europeo. Il cambiamento climatico sta avvenendo sempre più velocemente e le previsioni per il futuro sono estremamente allarmanti. In Europa le foreste rappresentano il 40% dell’ecosistema terrestre e ospitano gran parte della biodiversità europea. Le strategie di gestione forestale, volte ad adattare le foreste europee ai cambiamenti climatici, potrebbero comportare il trasferimento intenzionale di individui provenienti da altri paesi o da regioni diverse dell’areale della specie. Questa strategia è conosciuta come migrazione assistita.
La migrazione assistita (MA) è lo spostamento assistito di individui in un nuovo sito. Forestali e giardinieri traslocano piante da secoli e alcune di queste introduzioni hanno portato alla diffusione su scala continentale di specie non autoctone. Ad esempio, la robinia (Robinia pseudoacacia L.) è stata introdotta in Europa principalmente per la stabilizzazione del suolo, la produzione di miele e la qualità del legno duro. Pur continuando a fornire questi importanti servizi ecosistemici, presenta rischi di invasività nelle aree ad alta biodiversità. Il bilancio dei rischi e dei benefici di queste traslocazioni è spesso poco chiaro, ma la MA viene sempre più spesso proposta come strategia di conservazione “attiva” e di adattamento ai cambiamenti climatici per gli alberi forestali.
Occorre però testare e confrontare la capacità di crescita delle specie e della loro provenienza in un dato luogo. I forestali hanno usato i risultati di questi test per elaborare le loro strategie di semina e rimboschimento. Spesso però questi test vengono effettuati in condizioni specifiche e spesso ideali, come per esempio i vivai, che non corrispondono alle reali condizioni della foresta. Ciò non permette di studiare la rinnovazione naturale delle piante. MyGardenOfTrees cerca di superare questi limiti attraverso la costruzione di una rete di centinaia di piccoli test di provenienza, chiamati micro-giardini. Il vantaggio di questo approccio è che vengono testate molte combinazioni di provenienze e condizioni ambientali specifiche di ogni sito di sperimentazione.
Ad Oropa, in una zona protetta del Giardino, qualche settimana è stata approntata un’area test dove i semi sono stati piantati direttamente nel terreno, in semina diretta. Complessivamente l’area consiste di 100 “punti di semina” (seeding spots), dove vengono piantati circa 10 semi di provenienza accuratamente selezionata. I semi sono protetti da una capsula di rete metallica appositamente ideata per prevenirne la predazione, evitando così di contaminare la foresta con semi che provengono da regioni diverse. L’impegno richiesto dal progetto è di almeno 5 anni di osservazione e monitoraggio, sicuramente un impegno importante per il personale del Giardino Botanico. Gestire un network di centinaia di micro-giardini va oltre le capacità di qualsiasi team di ricerca. MyGardenOfTrees usa un approccio di scienza partecipativa per superare questa difficoltà, e allo stesso tempo permette agli addetti ai lavori di osservare in prima persona la germinazione, la sopravvivenza e la crescita di alberi di diversa provenienza nei loro boschi. Come gli altri operatori, il personale del Giardino ha l’opportunità di partecipare a un esperimento senza precedenti per identificare quali provenienze sono più adatte per il rimboschimento dei siti vulnerabili al cambiamento climatico.
Informazioni:
WWF Oasi e Aree Protette Piemontesi ETS | Giardino Botanico di Oropa (Biella)
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