I nostri primi 30 anni
La Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo dopo il successo di pubblico riscontrato lo scorso 9 luglio al Santuario di San Giovanni d’Andorno, presenterà nuovamente VENERDì 4 AGOSTO 2017 alle ore 21.00 presso la Cripta della Chiesa parrocchiale di Rosazza, il volume realizzato per celebrare i suoi primi 30 anni di attività.
La Casa Museo ha aperto al pubblico il 5 settembre 1987 come esito di un processo avviato due decenni prima da un gruppo ristretto che aveva maturato una certa sensibilità riguardo la raccolta delle memorie materiali rappresentative della vita in Alta Valle la cui memoria sarebbe andata scomparendo di lì a poco.
Il Bürsch
Per il volume del 30° anniversario della Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo è stato scelto un significativo sottotitolo Ĝent e roba par counté dla Bürsch. Persone e oggetti per raccontare la Bürsch, utilizzando il termine “Bürsch”, che letteralmente significa “tana, casa, piccola patria”, per indicare l’Alta Valle.
Scritto a più mani, da Daniela Casale, attuale Presidente, da Alessandra Montanera, Direttore e dai consiglieri Monica Fantone ed Emanuele Rolando, il libro ripercorre questi primi trent’anni di attività, attraverso immagini, documenti e ricordi: in verità si inizia prima, con le prime mostre organizzate negli anni Sessanta, testimoni di una coscienza che si stava costituendo volta alla
salvaguardia e alla raccolta di quei patrimoni materiali e immateriali di cui si stava perdendo memoria, fino alla presa di coscienza e alla messa in atto di azioni comunitarie, che hanno portato all’individuazione di una sede, alla raccolta e alla sistematizzazione dei materiali e l’apertura dei primi ambienti.
Come è strutturata la casa museo
Si è trattato di un processo nato spontaneamente, dal basso, portato avanti da un gruppo di volontari, il cui principale animatore è stato l’architetto Gianni Valz Blin, che negli anni ha perseguito e coordinato l’ambizioso obiettivo. E’ grazie a lui se oggi la Casa Museo ha sede a Rosazza, in una tipica casa di origine settecentesca e si articola in quindici ambienti disposti su quattro piani, alternando ambienti di vita a sale tematiche: la stalla, la cucina, la lavorazione della sienite, le antiche scuole professionali a indirizzo edile, le società operaie di mutuo soccorso, la secolare emigrazione degli uomini, il forte ruolo della donna, restituiscono la storia pluricentenaria dell’Alta Valle del Cervo.
Ecomuseo biellese
La Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo ha preceduto di un decennio la nascita dell’Ecomuseo del Biellese, di cui è divenuta fin da subito una delle 15 cellule che lo costituiscono. Sorto sulla scia delle legge regionali promosse a partire dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso, l’Ecomuseo del Biellese si è strutturato e ampliato ed è oggi inserito in una più ampia Rete Museale – a cui ha aderito anche la Casa Museo – che riunisce le 15 cellule originarie dell’Ecomuseo e molte altre realtà culturali del territorio biellese.
Nuovo allestimento
Contestualmente alla realizzazione del volume, presso la Casa Museo è stata inaugurata una nuova sala dedicata all’anniversario in cui verranno esposte le immagini e i documenti più significativi, relativi alla costituzione e alla “vita” della Casa Museo in questi trent’anni.
Evento 5 agosto
La sera successiva, sabato 5 agosto, Vi sarà modo di visitare il nuovo allestimento e l’intera Casa Museo nell’insolita cornice notturna, in occasione della manifestazione Rosazza Misteriosa.
Info:
Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo
Via Pietro Micca, 25 – Rosazza
tel. 338 3876595
www.casamuseo-altavalledelcervo.it
info@casamuseo-altavalledelcervo.it