Si è conclusa domenica 10 aprile la campagna “Io mi attivo” promossa da Amnesty International Italia per presentare al grande pubblico le iniziative del movimento internazionale e cercare nuovi attivisti che vadano a dar man forte ai Gruppi locali. Anche Amnesty Vercelli ha partecipato a questa mobilitazione, mettendo in campo molteplici attività.
“Abbiamo iniziato con una tre giorni dedicata alla presentazione della mostra “60 volti per 60 anni” – esordisce Giuliana Massa, responsabile degli attivisti vercellesi. “Il grafico Gianluca Costantini ha preparato per noi 60 disegni dedicati ad altrettante personalità che si sono messe in luce nella difesa e nella promozione dei diritti umani dal 1961, anno della fondazione di Amnesty, ad oggi. Grazie all’ospitalità che ci è stata offerta da Ascom Vercelli abbiamo potuto esporre la nostra mostra al “Fora tut di primavera”. E’ stato presente al nostro fianco e ci ha fortemente supportato nel lavoro un team “Face to Face” di Amnesty Italia, composto da due attiviste ed un attivista: insieme a loro abbiamo avuto modo di incontrare centinaia di vercellesi presentando loro il nostro lavoro e raccogliendo manifestazioni di interesse e adesioni”
Concluso il “Fora tut”, dal 4 al 10 aprile la mostra di Amnesty si è spostata presso i vicini uffici del Centro Territoriale Volontario di Corso Libertà 72 dove è stata affiancata ad un’altra serie di pannelli, dedicata ai manifesti storici creati nel tempo per Amnesty da firme famose.
“Abbiamo deciso, grazie alla grande disponibilità del CTV di Vercelli” – prosegue la Massa – “di mantenere la mostra in esposizione fino al 30 aprile, per dare modo a più persone di visitarla. L’accesso, ovviamente, è negli orari di apertura degli uffici e l’ingresso è libero”
“In questo mese di aprile e con queste attività” – conclude l’esponente di Amnesty – “ci siamo presentati alla città raccontando per immagini la nostra storia, ma il nostro sguardo è al presente e al futuro. Nel nostro Rapporto annuale 2021-2022, dato alle stampe pochi giorni fa, abbiamo evidenziato violazioni dei diritti umani in 154 paesi o territori del mondo e l’invasione russa dell’Ucraina, con le uccisioni e le devastazioni su larga scala che tutti vediamo, ci detta un’agenda di impegni concreti ed urgenti, in linea con le nostre competenze e aree di lavoro. Un nostro team di esperti, il Crisis Evidence Lab, che utilizza strumenti di indagine digitale all’avanguardia per documentare a distanza le violazioni dei diritti umani, elabora continuamente e rigorosamente i dati raccolti, per fornire un valido supporto alla corretta informazione giornalistica, combattendo disinformazione e misinformazione, ma anche per creare un registro di prove legalmente affidabili, pronte per essere successivamente utilizzate nei procedimenti penali internazionali contro gli autori di violazioni di detti diritti”.