
In lizza c’erano Trento e la città ucraina di Leopoli. Le due contendenti avevano presentato le loro candidature lo scorso ottobre. Trento è riuscita a riportare il titolo in Italia, dopo Padova che lo aveva ottenuto nel 2020.
La proclamazione è avvenuta a Danzica, in Polonia. E così Trento diventerà la Capitale Europea del volontariato nel 2024.
La competizione, la cui prima edizione venne lanciata nel 2013, è promossa e organizzata dal CEV (Centro Europeo del Volontariato) e ha come obiettivo quello di promuovere i valori e le attività di volontariato a livello locale.
Il Centro Europeo per il Volontariato è la rete europea di oltre 60 organizzazioni impegnate nella promozione e nel sostegno dei volontari e del volontariato a livello europeo, nazionale o regionale. La sua missione è quella di contribuire e sostenere la creazione di un ambiente favorevole al volontariato in Europa. La rete promuove il volontariato tramite molteplici iniziative e attività, quali la condivisione di conoscenze, lo sviluppo delle capacità e la formazione.
Le città finaliste ottengono ampia visibilità a livello europeo per l’eccellenza delle loro politiche e programmi a sostegno dei volontari e del volontariato e diventano modello per ispirare e incoraggiare altre città europee a migliorare l’offerta di politiche e programmi di sostegno e facilitazione per un volontariato di qualità.
Soddisfazione del sindaco Ianeselli – che ha ricordato il legame saldo con Leopoli – del presidente del Csv Claudio Casagranda e dell’assessora comunale al Welfare Chiara Maule, che non trattiene l’emozione. Il servizio è di Francesco Maltoni