Care Socie, cari Soci,
Questa volta svolgere la relazione morale mi è personalmente quanto mai penoso; per problemi famigliari, per buona parte dell’anno 2021 sono stato costretto a seguire con molta difficoltà le attività di AIMA Biella, fino all’epilogo che mi ha spezzato il cuore.
Colgo qui la migliore occasione per esprimere con commozione la mia immensa gratitudine per l’affetto da cui sono stato circondato da parte dei consiglieri, dei volontari e dello staff operativo di Mente Locale: un rifugio accogliente in giorni difficili, il calore di una famiglia. Ho avuto la sensazione di potercela fare quando ho compreso di avere accanto chi davvero sapeva leggere il dolore dietro al mio sorriso. Grazie.
Ma al di là delle vicende personali, mi preme aggiungere che sono profondamente grato ai soci che hanno svolto attività di volontariato per la nostra Associazione: essi sono la nostra forza e sulla loro presenza continuano ad essere riposte le prospettive di successo dei nostri progetti; come spiegherò non siamo ancora certi di superare indenni questi due anni difficili, ma con il loro aiuto, impegno e generosità stiamo ponendo le basi per il rilancio di AIMA Biella e delle attività di “Mente Locale”.
Nell’assemblea del 2021 si sottolineava la necessità di trovare persone che a supporto delle Psicologhe, durante le attività di stimolazione cognitiva frequentati dalle persone maggiormente compromesse, e al supporto del Fisioterapista nei gruppi di “ginnastica dolce” ed in effetti oggi possiamo contare su volontarie che svolgono con passione queste attività e che talvolta ci permettono di ovviare a problemi legati alle disponibilità dei professionisti.
Inoltre, dobbiamo un sentito ringraziamento all’Associazione ABV, che ci mette a disposizione alcuni dei loro volontari e con la quale collaboriamo e svolgiamo anche attività di formazione.
Abbiamo inoltre la collaborazione di volontarie affidabili, in grado di supportare le attività di accoglienza ed amministrative collaborando con le persone che (lo sottolineo dalla precedente relazione) sostengono il maggior carico di lavoro: Patrizia Bonino che organizza e scandisce la vita del Centro e Anna Tombini che gestisce una parte amministrativa in crescita continua. A tutt’oggi i volontari sono 15 mentre il numero dei soci è di 216 molti dei quali nuovi rispetto all’anno scorso. Per quanto riguarda le altre attività ci si è in parte fermati perché manca la costanza nella partecipazione. La maggior parte dei volontari sono più disposti a interventi limitati di confezione pacchi e altre attività meno impegnative piuttosto che dedicarsi a quelle organizzative, ma probabilmente soffriamo del ritardo nell’organizzazione di corsi di formazione che diano sicurezza e determinazione.
Come promesso, la C.R. di Asti non ci ha finanziato più la manutenzione del giardino; questo è certo un vantaggio per i bilanci della banca, ma un ulteriore danno per i nostri bilanci già precari e per le nostre attività, essendo il costo della manutenzione equivalente a 150-200 ore di attività di professionisti a favore dei nostri utenti.
Al 20 settembre, in buona sicurezza grazie al vaccino, erano riprese gran parte delle attività, anche se molte persone hanno abbandonato perché bisognose di supporto ai centri diurni o alle RSA per aggravamento della patologia: stimolazione cognitiva, con 14 gruppi e 74 partecipanti per settimana e le attività di gruppo: laboratori cognitivi, terapia occupazionale, pittura e disegno, attività motorie (ginnastica dolce e posturale, pilates, community dance, camminate) con 11 gruppi e 62 partecipanti a settimana. Inoltre 4 persone erano seguite con la stimolazione cognitiva individuale e 3 con quella online.
Eravamo intorno al 50% dei partecipanti rispetto al 2019 e, considerando che la pandemia era ormai sotto controllo ed il virus non rappresentava più un pericolo per le persone vaccinate (le uniche a frequentare le nostre iniziative), i numeri facevano ben sperare che avremmo recuperato entro fine anno i livelli precedenti, salvando il bilancio.
In realtà non avevamo considerato che quel numero invece era invalicabile, per il segno lasciato fra le persone anziane e con decadimento cognitivo, dallo shock e l’isolamento di due anni di pandemia; inoltre nessun nuovo utente ci veniva indirizzato dall’ASL, essendo il personale della geriatria mobilitato per affrontare il COVID e l’unico ambulatorio del tutto annichilito è stato il CDCD, cosa che non è avvenuta in altre ASL Piemontesi.
Così purtroppo, ancora oggi restiamo inchiodati a questi numeri di partecipanti, che rappresentano un disastro per i bilanci della nostra associazione.
Abbiamo comunque avviato e continuato numerosi progetti, che ci permettono di finanziare in parte i costi organizzativi delle nostre attività, ma la pandemia avendone rallentato la realizzazione, si protrarranno per quasi tutto il 2022:
Progetto “FRA-BI-LITY – dalla fragilità delle persone all’abilità della comunità”, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, per sperimentare la stimolazione cognitiva in RSA, Centri Diurni Alzheimer e Centri Incontro Anziani, formare il personale del Comune di Biella e organizzare campagne di comunicazione e incontri pubblici nei comuni del Biellese.
Progetto “SINAPSI – ricostruire e creare legami”, assieme alle associazioni di Asti, Novara e Vercelli, per fornire supporto attraverso ascolto e monitoraggio telefonico, incontri guidati, supporto psicologico individuale a situazioni di stress emotivo, gruppi di sostegno e contribuire alla formazione e consapevolezza con mini-conferenze tematiche.
Progetto “Non “solo” a casa – Una rete per favorire la domiciliarità”, assieme al Gruppo Volontariato Vincenziano, con l’obiettivo del contrasto alle solitudini nella popolazione anziana con iniziative di coinvolgimento attivo e contrasto delle condizioni di fragilità della persona, di marginalità e di esclusione sociale.
Progetto “PieMEMOnte 3 – dalla prevenzione al sostegno”: con le associazioni di Asti, Novara e Chieri, per promuovere la cultura della salute e della prevenzione e sviluppare le reti associative del volontariato Il 14 dicembre a villa Boffo è ripreso il Caffè Alzheimer, sospeso nel 2020 a causa della pandemia. Si riprenderà quest’anno a Cossato e Valdilana.
La dott.ssa Stefania Caneparo ha avuto altri incarichi professionali, per cui la sua attività presso di noi si è esclusivamente limitata al coordinamento dei gruppi di stimolazione cognitiva. Le sue attività sono coperte da altre professioniste, ma viene a mancare la sua disponibilità a coprire le assenze, per cui accade talvolta di dover sospendere in emergenza incontri già previsti.
Dal mese di ottobre abbiamo firmato una convenzione con l’ASL per lo svolgimento presso Mente locale dei “gruppi psicoeducazionali” di orientamento nei confronti di famigliari e malati post diagnosi con il personale del CDCD (Centro della memoria). È un importante primo passo di collaborazione fra un ente pubblico ed un’associazione del terzo settore, già rinnovato per tutto il 2022, inoltre, l’ASL Biella ha deciso ufficialmente di assegnare al CDCD un’assistente sociale per 20 ore settimanali e una psicologa per 10 ore settimanali.
Sulla stessa linea va il progetto di assistenza domiciliare, proposto da AIMA all’ASL ed agli enti firmatari del progetto Mente locale e la Fondazione C.R. per il quale quest’ultima si è fatta garante di organizzare il tavolo di lavoro per la stesura del progetto definitivo e di condurne l’applicazione sperimentale dalla fine del 2022.
Nel mese di febbraio è stata registrata presso il tribunale la pubblicazione “Vietato cancellare”: il giornalino di AIMA Biella, diretto con grande successo dalla dott.sa Patrizia Garzena, che esce con cadenza quadrimestrale, oggi composto da 12 pagine e distribuito in 1500 co pie a soci, persone in contatto con Mente Locale, farmacie, medici di base, sindaci, benefattori e case di riposo.
Nel mese di maggio è stata firmata la convenzione per la gestione del ristorante con la ditta CLS, la quale ha proposto una gestione globale del servizio di ristorazione, pranzo e cena da giovedì a sabato e nei mesi estivi apertura al pubblico del giardino per aperitivi.
Per quanto attiene alla rendicontazione amministrativa dell’esercizio trascorso, devo segnalare che la contabilità analitica (che registra quanto avviene all’interno dell’Associazione) è stata tenuta seguendo un principio misto tra cassa (calcolo soltanto di costi e ricavi sulla base delle documentazioni) e competenza (calcolo dei movimenti registrati nell’anno a cui si riferiscono indipendentemente dalla data dei pagamenti), ottenendo così un più corretto e collegato paragone con gli anni precedenti, in attesa di passare, forse già dal prossimo anno, alla compilazione solo per competenza secondo le regole del Bilancio di Esercizio Ordinario (quattro documenti: stato patrimoniale, relazione di missione, rendiconto gestionale e finanziario),
in conformità a quanto prevede il codice del Terzo settore, obbligatorio per gli Ets con entrate annuali pari o superiori a 220.000 €. Inoltre, in ottemperanza alle regole del Decreto n. 117 del 2017, alla voce “B” (Uscite per Attività Diverse) non risultano valori da indicare, mentre alla voce C (Entrate di Raccolta Fondi) si indica
al punto “2” un singolo valore di entità insignificante.
In sintesi estrema Il bilancio economico presenta un disavanzo di 45.027 €, circa 1000 € in più rispetto al disavanzo del 2020 e questo comporta la necessità di intaccare ulteriormente in modo eccessivo il patrimonio del nostro lascito.
Rendere sostenibili il progetto “Mente Locale” e le attività di AIMA sarà il compito più gravoso del prossimo Consiglio Direttivo, il quale dovrà verificare la sostenibilità economica dei nostri progetti e definire una linea rossa, al di sotto della quale, giocoforza, si dovranno abbandonare i progetti in essere e lasciare villa Boffo.
Personalmente ritengo che una via di uscita possa essere rappresentata dall’applicare i LEA, facendo in modo che AIMA Biella venga accreditata come fornitore di servizi presso l’ASL Biella.
Infine in occasione di questa assemblea, ricordo la necessità di un ricambio generazionale alla guida di AIMA Biella, nonostante il limite fisico dell’età avanzata dei soci disponibili. Dobbiamo essere preparati al salto di qualità necessario alla sopravvivenza dell’Associazione e alla possibilità di aiutare le persone che assistiamo.
Nel ringraziarvi per l’attenzione e per la disponibilità auguro a tutti buon lavoro.
Il Presidente
Franco Ferlisi