Elenco dei pagamenti del 2015
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L’Agenzia delle Entrate, sulla base delle scelte operate dai contribuenti per ciascun anno finanziario, trasmette al Ministero dell’Economia e delle Finanze, i dati occorrenti a stabilire gli importi delle somme che spettano a ciascuno dei soggetti a favore dei quali i contribuenti hanno effettuato una valida destinazione della quota del cinque per mille della loro imposta sui redditi delle persone fisiche.
- Le somme da stanziare per la corresponsione del cinque per mille sono iscritte in bilancio sull’apposito Fondo dello Stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
- La corresponsione a ciascun soggetto delle somme spettanti, sulla base degli elenchi predisposti dall’Agenzia delle Entrate, è effettuata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per i soggetti del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
- L’ente beneficiario non ha diritto alla corresponsione del contributo qualora, prima dell’erogazione delle somme allo stesso destinate, abbia cessato l’attività o non svolga più l’attività che ha dato diritto al beneficio.
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Ai sensi del d.p.c.m. 23 aprile 2010, art. 11, comma 7 non sono erogate le somme d’importo complessivo inferiore a 12 euro.
A) Pagamento degli enti con contributo superiore a euro 500mila
L’Agenzia delle Entrate trasmette al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali l’elenco con le coordinate bancarie dei soggetti con contributo superiore a euro 500mila per i quali sono predisposti singoli decreti di pagamento.
• Elenco dei beneficiari con contributo superiore a 500mila euro
Per i pagamenti che non sono andati a buon fine (NBF), consultare la sezione relativa ai pagamenti del Ministero del Lavoro non andati a buon fine (storni in IGEPA).
B) Pagamenti telematici degli enti con contributo inferiore a euro 500mila
L’Agenzia delle Entrate trasmette al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali vari elenchi -di norma tre- con le coordinate bancarie dei soggetti con contributo inferiore a euro 500mila.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali trasmette l’autorizzazione al pagamento apportando eventuali aggiornamenti delle coordinate bancarie in attuazione di mandati irrevocabili di pagamento.
L’Agenzia delle Entrate predispone l’ordinativo di pagamento telematico e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali emana il decreto cumulativo di pagamento.
•Primo elenco dei beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro
È disponibile il rendiconto con l’esito del buon fine dell’accredito.
• Secondo elenco dei beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro
È disponibile il rendiconto con l’esito del buon fine dell’accredito.
Per i pagamenti che non sono andati a buon fine (NBF) consultare la sezione relativa ai Pagamenti non andati a buon fine di elenchi forniti dall’Agenzia delle Entrate (storni in Contabilità Speciale della Banca d’Italia).
C) Pagamenti di enti che non possiedono il conto bancario/postale e che hanno richiesto il pagamento in contanti e altri tipi di pagamento diretto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha liquidato gli enti che non possiedono un conto bancario o postale, non hanno mai comunicato le coordinate IBAN all’Agenzia delle Entrate e hanno chiesto esplicitamente il pagamento in contanti del contributo. Tale pagamento è stato disposto in Tesoreria, presso le sedi provinciali della Banca d’Italia.
Nell’elenco possono essere presenti anche altri soggetti pagati direttamente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
• Elenco dei pagamenti in contanti di enti privi di conto corrente
Per i pagamenti che non sono andati a buon fine (NBF) consultare la sezione relativa ai pagamenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non andati a buon fine (storni in IGEPA).
D) Pagamenti di enti che non avevano comunicato le coordinate bancarie e/o postali all’Agenzia delle Entrate
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali liquida gli enti che non hanno comunicato le coordinate IBAN all’Agenzia delle Entrate (anche detti enti NoIBAN) e solo dopo la pubblicazione del loro elenco in questa sezione hanno chiesto il pagamento del contributo direttamente al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Al momento non è pubblicato alcun elenco dei NoIBAN e non sono quindi presenti i pagamenti relativi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
E) Pagamenti non andati a buon fine di elenchi forniti dall’Agenzia delle Entrate (storni in Contabilità Speciale della Banca d’Italia)
Nella procedura di pagamento telematico degli elenchi forniti dall’Agenzia delle Entrate, alcuni versamenti possono non andare a buon fine. La causa risiede nelle variazioni del codice IBAN determinate dalle trasformazioni societarie degli istituti di credito o dalla chiusura o dal trasferimento del conto da parte dell’ente. Tali somme sono stornate presso la contabilità speciale della Banca d’Italia. L’Agenzia delle Entrate invia una lettera con la quale chiede agli enti le nuove coordinate IBAN. Gli enti devono sempre comunicare le nuove coordinate IBAN all’Agenzia delle Entrate. Le nuove coordinate recepite sono di norma trasmesse in un’unica soluzione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il Ministero esegue il pagamento, singolarmente per ciascun contributo bonificabile, dalla contabilità speciale con procedura digitale GEOCOS.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pubblicherà in questa sezione l’elenco degli enti il cui contributo è stato stornato e che non hanno comunicato le nuove coordinate per il pagamento.
Al momento non sono presenti contributi stornati pagati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
F) Pagamenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non andati a buon fine (storni in IGEPA)
Nelle procedure che prevedono singoli decreti di pagamento (quali per contributi superiori a euro 500mila, per pagamenti in contanti e per enti NoIBAN) alcuni versamenti possono non andare a buon fine -a causa delle variazioni del codice IBAN per trasformazioni societarie degli istituti di credito o dalla chiusura o dal trasferimento del conto da parte dell’ente- oppure il pagamento emesso in contanti non è stato ritirato in Tesoreria entro due mesi. Tali contributi sono stornati in un conto presso l’Ispettorato Generale per la finanza delle Pubbliche Amministrazioni (IGEPA).
Gli enti potranno chiedere il pagamento del contributo direttamente al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, secondo le modalità indicate nella sezione Moduli per la richiesta di pagamento del contributo nei casi di assenza di conto corrente, re-iscrizioni, storni, IGEPA e NoIBAN indicando nell’oggetto la dicitura “liquidazione da IGEPA”.
Al momento non sono presenti contributi stornati pagati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Precisazioni per gli enti non presenti in elenco
Gli enti che sono nell’elenco dei beneficiari del cinque per mille, pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ma non sono presenti negli elenchi dei pagamenti effettuati, possono rivolgersi alla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate competente per territorio per avere chiarimenti in merito alla loro posizione.
Informazioni possono anche essere richieste al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tramite l’indirizzo di posta elettronica Quesiti5permille@lavoro.gov.it.
La comunicazione delle coordinate IBAN
La coordinata IBAN è quel codice composto di ventisette caratteri, sia lettere che numeri, che identifica univocamente la banca, la filiale e il conto corrente dell’utente sul quale effettuare il bonifico. Il conto deve essere intestato all’Ente beneficiario del contributo.
Prestare attenzione quando una banca comunica di essersi unita con un’altra perché talvolta quest’operazione, modificando il codice ABI che identifica la banca, potrebbe cambiare automaticamente l’IBAN, non consentendo il buon fine del bonifico.
S’invitano gli enti a verificare l’esattezza delle coordinate di accredito del cinque per mille. In caso di mancato accredito per problemi di IBAN, comunicare sempre le nuove coordinate alla sede territoriale dell’Agenzia delle Entrate con le modalità dalla stessa indicate in Procedura per il pagamento del beneficio per la categoria del volontariato. La Direzione Centrale dell’Agenzia delle Entrate trasmetterà al Ministero un successivo elenco con le coordinate rettificate degli storni dei pagamenti non andati a buon fine (NBF).
Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali vanno comunicate le coordinate IBAN solo nei casi in cui si rilevino errate quelle indicate negli elenchi A), C), D), E), F), le quali non hanno consentito il buon fine del bonifico. L’IBAN verrà trasmesso con le modalità indicate nella sezione dei Moduli per la richiesta di pagamento del contributo nei casi di assenza di conto corrente, re-iscrizioni, storni, IGEPA e NoIBAN posta nella pagina principale del cinque per mille.
Si ricorda che:
- le somme percepite vanno rendicontate entro un anno dalla data di erogazione (d.p.c.m. 23 aprile 2010 art. 12);
- il rendiconto, dovrà essere trasmesso alla Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese, Divisione I, Via Fornovo 8, 00192 Roma, dai soli enti che hanno percepito contributi d’importo superiore o uguale a 20.000 euro, entro i 30 giorni successivi alla scadenza per la compilazione. Dovrà essere utilizzato il modello di rendiconto e seguite le istruzioni contenute nelle linee guida del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pubblicate nella pagina principale del cinque per mille.