Il Tavolo Carcere, animato dal Centro Territoriale per il Volontariato, ha proposto l’allestimento della mostra dal titolo “Art.27”, dedicata alla sensibilizzazione in merito alla situazione carceraria
in Italia, con particolare riferimento alla funzione rieducativa della pena detentiva.
La mostra, realizzata con il contributo della Regione Piemonte e con il sostegno del Consiglio regionale, del Difensore Civico, della Garante dell’Infanzia e Adolescenza e del Garante delle
persone detenute della Regione, è un progetto realizzato dall’associazione EssereUmani e dagli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e invita a conoscere il contenuto, l’origine
e il valore dell’Art 27 della Costituzione, che delinea i compiti e i limiti dell’esecuzione penale.
Mercoledì 19 Aprile la mostra è stata visitata da studenti e studentesse, che frequentano la scuola secondaria di secondo grado. I giovani hanno potuto conoscere ed approfondire la complessa
tematica sociale della legalità e del rispetto dell’essere umano. Come ben ha sottolineato nel suo intervento, l’Assessore alle politiche sociali, dott.ssa Politi, il valore della persona va oltre gli atti
devianti, e talvolta criminali, che ha compiuto e la pena può e deve avere un valore rieducativo.
La mostra Art.27, ha continuato l’Assessore Politi, è strumento autorevole e prossimo ai giovani, che invita a proseguire il dialogo tra mondo carcerario e comunità di riferimento, come impegno
sociale condiviso a vari livelli e l’obiettivo comune di permettere alle persone, che hanno scontato una pena detentiva, di essere nuovamente accolte nel tessuto sociale di riferimento, come persone consapevoli di quanto compiuto e protagoniste del loro percorso di vita.
Gli studenti presenti, hanno ascoltato con attenzione il contenuto espresso, con competenza, dal dott.re Bruno Mellano, Garante delle persone detenute della Regione Piemonte, rivolgendogli
numerose domande e condividendo riflessioni. È straordinario, come ha ricordato Mellano, quanto i giovani autori della mostra con il curatore della stessa, Juri Nervo, abbiano avuto la capacità di cogliere e rappresentare con tale chiarezza “lo stigma” con cui viene marchiata una persona, che ha avuto un trascorso in carcere e come questo influenzi il suo percorso di vita successivo.
La mostra ART.27, come hanno ricordato gli operatori del Centro Territoriale del volontariato, Sara Ghirardi ed Elena Veggi, referente del progetto, è strumento efficace per continuare l’attività
progettuale di facilitazione del tavolo carcere. In modo particolare, dall’anno scorso, il centro territoriale per il volontariato prosegue il proprio impegno, dedicando risorse alla promozione delle
attività di sensibilizzazione culturale e facilitando il coordinamento delle azioni dei volontari.
Si ringraziano tutte le numerose autorità intervenute, l’Arcivescovo Don Marco, con Carlo Greco direttore della Caritas Eusebiana e Mons. Cavallone per l’accoglienza ricevuta di allestire la mostra
nel sagrato del Duomo.
Per informazioni: elena.veggi@centroterritorialevolontariato.org