LETTERATURE URBANE 7.0 – LA PRESENZA DELL’ANTICO.
Auditorium Santa Chiara – C.so Libertà 300 – Vercelli
26 novembre – 11 dicembre 2022
In occasione delle Giornate della Ricerca AIRC ritorna la mostra Letterature urbane, sempre con la medesima finalità: raccogliere offerte da destinare, interamente, alla Fondazione AIRC per la
Ricerca sul Cancro.
Letterature urbane è ormai alla settima edizione e si afferma sempre di più, non solo nel territorio nazionale. I fotografi invitati, professionisti o di alta amatorialità, partecipano volentieri e donano
le loro opere.
Lo stesso premio, non in denaro, assegnato come riconoscimento per il ruolo svolto nell’ambito del mondo fotografico, è accolto da grandi nomi come riconoscimento prestigioso per la loro
attività.
Un altro elemento si è aggiunto a questa edizione: un progetto volto a focalizzare l’attenzione su un’importante istituzione culturale della città, il Museo Archeologico Civico “L. Bruzza”.
Non si tratta di un’opera documentale (non sarebbe nelle corde di Letterature urbane) ma è una lettura autoriale di questa istituzione culturale.
Hanno ideato e realizzato il lavoro, denominato AFFIORAMENTI, in maniera gratuita Gianfranco Roselli (ha già avuto esperienza sul campo “vedi Il recupero architettonico del Forte di Bard negli
scatti di Gianfranco Roselli. Foto – Arte Magazine” e Tiziana Valente (ha presentato in Letterature urbane 6.0 un lavoro sul “Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti” di Torino).
Ne sono scaturite 16 fotografie e un volumetto.
Le fotografie, a fine mostra, saranno donate al Comune di Vercelli e il volume costituirà occasione per raccogliere donazioni a favore della Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro.
Dopo Fiorenzo Rosso, Efrem Raimondi e Vasco Ascolini, il premio Letterature urbane, per l’anno 2022, sarà conferito a Mario Cresci, una delle figure cardine nella storia della fotografia italiana,
soprattutto grazie al talento critico e all’approccio sperimentale con cui ha saputo rinnovare il linguaggio fotografico, senza però mai tralasciare l’indagine del reale.
In mostra saranno presenti anche fotografie di Salvatore Giò Gagliano, che ha creato il progetto MUSA rendendo nuovamente protagonista dei suoi scatti fotografici la sua modella speciale,
Roberta Pastore, ospite dell’ANFFAS di Vercelli, in dialogo con le opere del Museo Borgogna di Vercelli.
La collaborazione con i musei vercellesi, peraltro, ha trovato la solita disponibilità anche del Museo Leone che ha supportato fattivamente l’effettuazione del Workshop “Portare alla luce. La fotografia
sulle tracce dell’antico.” condotto da Laura Manione e i cui esiti saranno esposti, con le fotografie donate dagli altri fotografi, nella mostra.
Nell’atrio dell’Ospedale Sant’Andrea, inoltre, nell’ambito del progetto Dedalo dell’ASL di Vercelli, sulla falsariga di quanto fatto per la passata edizione – con notevole apprezzamento -, sono
esposti 22 poster che riprendono, in formato maggiore (70x100cm), alcune delle immagini in mostra nell’Auditorium Santa Chiara e che denotano la straordinaria qualità dell’esposizione. I
poster saranno visibili fino al 30 novembre.
Questa edizione è stata condivisa e sostenuta dal Comune di Vercelli, la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Il Centro Territoriale per il Volontariato Vercelli-Biella, il Museo Borgogna, il
Museo Leone, la Scuola Comunale di Musica “F.A. Vallotti, l’ANFFAS, Nova Coop, Assicurazione Mazzeri, Naturalia e Photomania; nel giorno dell’inaugurazione l’aperitivo sarà curato dal Presidio
Soci Coop di Vercelli.
A essi va il nostro sentito ringraziamento.
Il medesimo ringraziamento va agli artisti e fotografi che partecipano alla mostra e che hanno donato il frutto della loro creatività. Lo stesso ringraziamento va a quanti hanno collaborato e
collaboreranno per la buona riuscita dell’iniziativa, il cui scopo primario, è giusto sottolinearlo, è il concreto aiuto alla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro.
Per informazioni: 3406980819 – antoniobuonocore@yahoo.it