Fonte: Vita.it – 10 settembre 2020
“Finalmente arriva una risposta attesa da tutto il terzo settore. Oggi in Conferenza Stato-Regioni si è infatti sancita l’intesa sul registro nazionale unico”, lo ha dichiarato il Presidente del Molise, Donato Toma, che oggi ha presieduto la Conferenza delle Regioni.
“Il registro unico nazionale del terzo settore – ha spiegato Toma al termine della Conferenza Stato-Regioni – si sostituisce ai diversi registri previsti dalla vecchia disciplina e permette anche l’iscrizione nel registro di enti che prima non erano tenuti ad alcuna iscrizione.
E’ davvero un traguardo molto importante – ha concluso Toma – raggiunto anche con il contributo propositivo delle Regioni che hanno contribuito a migliore il testo in un’ottica ai attenzione ai territori che non perdesse di vista l’obbiettivo dell’uniformità”.
Il decreto disciplina:
a) le procedure per l’iscrizione e per la cancellazione degli enti nel Registro Unico Nazionale del Terzo
settore, nonché i documenti da presentare ai fini dell’iscrizione, al fine di garantire l’uniformità di trattamento degli Enti del Terzo Settore sull’intero territorio nazionale;
b) le modalità di deposito degli atti;
c) le regole per la predisposizione, la tenuta, la conservazione e la gestione del Registro Unico;
d) le modalità di comunicazione dei dati tra il Registro Imprese e il Registro Unico di cui alla lettera a) con riferimento agli Enti del Terzo settore iscritti nel Registro delle imprese.
Approfondimento – 11 settembre 2020
Fonte Cantiere Terzo Settore – articolo di Lara Esposito
Registro unico del terzo settore sempre più vicino, via libera dalle Regioni
Nella seduta di ieri 10 settembre è stata approvata la bozza del decreto, ultimo step prima della pubblicazione ufficiale. Entro 6 mesi dovrà essere completato lo sviluppo della piattaforma che andrà a sostituire i registri territoriali
Il registro unico nazionale del terzo settore è sempre più vicino. Nella seduta di ieri 10 settembre la Conferenza Stato-Regioni ha approvato la bozza del decreto che va a disciplinare il suo funzionamento e che attiva – finalmente – il processo per la sua effettiva operatività. Si attende, quindi, l’approvazione definitiva da parte del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali: dalla sua pubblicazione sono previsti 6 mesi per la realizzazione della piattaforma informatica, al termine della quale inizierà il processo di popolazione, a partire dalla trasmigrazione delle Organizzazioni di volontariato e delle Associazioni di promozione sociale dai relativi registri regionali e provinciali.
Il registro unico nazionale del terzo settore (Runts) è una delle più importanti novità previste dal Codice del terzo settore e lo strumento che renderà in gran parte operativa la Riforma. Il decreto prevede 40 articoli che disciplinano il funzionamento del Runts, in particolare le procedure di iscrizione e cancellazione degli enti, la loro migrazione da una sezione all’altra, la tipologia di documenti da presentare per l’iscrizione, la modalità di deposito degli atti e di trasmigrazione degli enti, le regole di gestione del registro e il funzionamento dei relativi uffici, le modalità di comunicazione con il Registro delle imprese.
Sette le sezioni previste: organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, altri enti del terzo settore. Previste una serie di disposizioni particolari per l’iscrizione delle reti associative – il cui riconoscimento è una delle novità della Riforma -, degli enti di protezione civile, delle società di mutuo soccorso, degli enti religiosi civilmente riconosciuti e per gli enti del Terzo settore che esercitano la propria attività esclusivamente o principalmente in forma di impresa commerciale. Il decreto disciplina, inoltre, l’iscrizione degli enti con personalità giuridica.