Fonte: Cantiere Terzo Settore – articolo di MASSIMO NOVARINO, 10 LUGLIO 2023
Occorre rimarcare due aspetti: il provvedimento attualmente in discussione prevede di delegare il Governo alla riforma del sistema tributario, che avrà tempo, stante i testi oggi in discussione, 24 mesi per procedere alla emanazione dei decreti legislativi. Pertanto, è molto probabile che i 6 mesi ora previsti non siano sufficienti a consentire il coordinamento dell’entrata in vigore dei provvedimenti sopra richiamati.
In ogni caso, va segnalato che prevedere un cambio di regime fiscale nel corso dell’anno comporta non poche difficoltà agli enti. Meglio sarebbe far coincidere l’entra in vigore del nuovo regime fiscale con un nuovo anno, evitando così duplicazione e complicazioni.
Ricordiamo che il tema era già stato oggetto di una prima proroga in sede di approvazione della Legge di Bilancio 2022: infatti era stata lì prevista la proroga al 1° gennaio 2024 dell’entrata in vigore delle disposizioni di modifica dell’Iva (art. 5, commi da 15-quater a 15-sexies dl n. 146 del 2021).
Come noto, il dl n. 146/2021 è intervenuto a modificare il regime fiscale delle attività delle associazioni da escluse a esenti Iva, anche per quelle che non svolgono attività commerciale.
Per approfondimenti vedi il nostro precedente articolo Cosa rischiano le associazioni con l’introduzione dell’esenzione Iva.
© Foto in copertina di Nadia Bologna, progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano”