Che ha a che fare un piccolo paese ai piedi della Serra Morenica, che dista circa 20 km sia da Biella che da Ivrea, con l’ecologia digitale?
Ma soprattutto che diavolo è l’ecologia digitale?
“Le tecnologie digitali possono aiutare a diminuire i consumi di energia” spiega Norberto Patrignani, docente di computer ethics “di conseguenza anche ad affrontare l’emergenza climatica, diminuendo la CO2 nell’atmosfera. Bisogna però prendere in considerazione anche il rovescio della medaglia” continua a spiegare Patrignani “le tecnologie digitali hanno un bisogno crescente di materiali e di risorse per la loro produzione e per il loro funzionamento, generando oltretutto una montagna di rifiuti elettronici. “
L’ecologia digitale cerca quindi di risolvere il conflitto tra i vantaggi, anche ecologici, delle nuove tecnologie e gli impatti ambientali che hanno, favorendo i primi e riducendo al massimo i consumi di energia così come lo spreco di risorse che producono.
E Roppolo?
“L’associazione di genitori Semi di Serra, che per anni si è occupata di doposcuola e orti didattici, ha iniziato, nell’ultimo periodo, a interessarsi anche al digitale” spiega Alessandra Rosso, professoressa di scienze alle Medie di Cavaglià e Presidente di Semi di Serra. “Il Covid ha prodotto un’accelerazione nell’uso delle nuove tecnologie e della rete come strumento didattico, e, sebbene la scuola e gli insegnanti siano molto attenti e consapevoli dei potenziali effetti dell’uso di questi strumenti sui ragazzi, c’è forse una minor consapevolezza dei loro importanti effetti sull’ambiente, tema che è fondamentale approfondire anche nelle classi”.
Partendo dall’esperienza che, proprio durante il lockdown, ha fatto la Croce Rossa d’Ivrea con il progetto Ti-Riclicco, Semi di Serra come capofila, la stessa CRI, Legambiente Dora Baltea, Biella Linux User Group e Accademia dell’Hardware e del Software Adriano Olivetti hanno presentato un progetto sul bando Re:Azioni, Difendi l’ambiente, contribuisci al benessere di domani della Fondazione Compagnia di San Paolo, lanciato nel novembre 2022 con l’intento di sostenere progetti di transizione ecologica a livello locale, in grado di aumentare la consapevolezza e il coinvolgimento delle comunità sulle problematiche e sulle sfide ambientali territoriali.
Il progetto che le associazioni eporediesi e biellesi hanno presentato insieme si chiama Laboratori di Ecologia Digitale, per abbreviare LED, e prevede 50 interventi nelle scuole tra Ivrea, Biella e Cavaglià, 20 laboratori extra- scolastici per ricondizionare con i ragazzi i pc in disuso e 3 Spazi LED, luoghi dove, anche dopo la fine del progetto, si potranno riparare i device.
A maggio scorso la Fondazione Compagnia di San Paolo ha comunicato di aver scelto LED con altri 18 progetti e di avergli destinato ben 22.000 € per la realizzazione.
Un’ottima notizia, ma ancora non è chiaro cosa c’entra Roppolo, oltre a essere la sede dell’associazione capofila naturalmente.
“La prima azione pubblica del progetto avrà luogo il 15/ 16 e, per chi vorrà, anche domenica 17 settembre alla Fondazione Bricherasio in frazione Morzano a Roppolo” spiega Ettore Macchieraldo, coordinatore di LED “stiamo cercando venti ragazzi dai 18 ai 29 anni che saranno lo staff, il gruppo di azione, dei Laboratori di Ecologia Digitale. Il 15 e 16 settembre si terrà un seminario residenziale in cui verranno esperti per confrontarsi con i giovani sui temi del progetto e su come realizzarli.
Parteciperanno docenti di economia circolare, di computer ethics, pedagogisti e formatori di tecniche teatrali. “E’ un programma ricchissimo e gratuito che trovate sul sito www.semidiserra.it I giovani tra i 18 e i 29 anni possono iscriversi scrivendo a led@semidiserra.it e inviando una loro breve presentazione” conclude Macchieraldo.
Gli organizzatori hanno anche coniato un motto per veicolare il messaggio dell’iniziativa verso i giovani. Anziché l’ormai logoro e frainteso Stay hungry, stay foolish preferiscono Stay wild, stay wise: Reduce, Reuse, Recycle and REFURBISH. Wild sta per selvaggio, in quanto intendono riconnettersi in primo luogo con l’ambiente naturale, Wise per saggio perché serve molta sapienza per affrontare le sfide che abbiamo davanti; nello slogan rivisitano anche le 4 R della corretta gestione dei rifiuti e a Riduci, Riutilizza, Ricicla aggiungono Ricondiziona – Refurbish in inglese, interpretando così in chiave digitale la quarta R.
Per contatti
Ettore Macchieraldo 3792450487
Semi di Serra
Semi di Serra APS è un Ente del Terzo Settore che nasce ufficialmente nel 2009 per trasmettere ai bambini la nostra idea di ricchezza, non contenuta in quanto economicamente e materialmente possediamo, ma racchiusa in ciò che facciamo con loro.
Per molti anni ci siamo trovati al parchetto giochi di Roppolo a fare l’orto dei bambini. Da cosa nasce cosa … e ne abbiamo fatte tante: laboratori in biblioteca a Viverone, proiezioni di corti di animazione, centri estivi, passeggiate e persino il timbro da apporre sulle credenziali dei camminatori della via Francigena. Abbiamo, finora, concentrato le attività sui doposcuola, soprattutto alla Scuola Primaria di Viverone, convinti che sostenere la scuola pubblica nei piccoli comuni sia necessario per contrastare l’abbandono e cominciare a costruire un futuro migliore per le nuove generazioni. Il doposcuola alla Primaria di Viverone ha coperto fino ad ora un totale di 14 ore settimanali per completare l’orario scolastico della scuola, parte dell’Istituto Comprensivo di Cavaglià. Si è affermato così un rapporto di sostegno da parte dei Semi di Serra alle scuole di paese, sostegno che ha reso possibile la presenza di questo fondamentale servizio alla comunità in quest’area al confine della Provincia di Biella e dentro l’Anfiteatro Morenico d’Ivrea. Non ci siamo fermati qui. Presso l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Vivere la Fattoria” è in corso un progetto di didattica all’aperto della scuola d’Infanzia di Roppolo di cui siamo sostenitori. Lo sentiamo in forte continuità con la nostra esperienza. E i bambini diventano ragazzi. Per rafforzare l’attenzione sui giovani siamo stati anche i promotori dei progetti di Servizio Civile Nazionale nella bassa Serra. Già nel 2018-19 Semi di Serra è stata sede di un progetto di Arci Servizio Civile Piemonte. Con la pandemia abbiamo dovuto sospendere molte attività, ma abbiamo continuato a progettare e relazionarci con ciò che si muove tra Biellese e Anfiteatro Morenico d’Ivrea. Soprattutto siamo impegnati, come testimonia la nostra breve storia, a realizzare comunità educante, per offrire ai giovani una realtà ricca di opportunità e di relazioni. Passata la clausura da pandemia abbiamo ripreso il doposcuola a Viverone, nonostante le complicazioni dovute alla ristrutturazione della scuola.
Collaboriamo con Legambiente Dora Baltea nel progetto C.A.R.E. e,, stiamo terminando, con il tavolo della comunità educante del Centro Territoriale Volontariato di Biella, AmbientArti, progetto che ci ha visti capofila nella realizzazione di didattica all’aperto e sempre per il sostegno delle scuole pubbliche nei piccoli paesi e nelle periferie.
RELATORI PRESENTI AL SEMINARIO DEL 15 E 16 SETTEMBRE
SILVIA ORLANDINI
Responsabile per la Società Canavesana Servizi della Comunicazione e della Relazione con gli Enti
Si occupa di Progettazione e Sviluppo del Piano di Comunicazione, Selezione e implementazione
dei canali di comunicazione aziendale, Creazione e sviluppo delle comunicazioni in uscita, Scrittura
di contenuti e testi destinati ai canali informativi (web, social e stampa), Aggiornamento e
progettazione dei contenuti destinati alla comunicazione esterna, Cura e monitoraggio delle
relazioni esterne, Organizzazione di momenti formativi/informativi di diffusione e sensibilizzazione
(cittadini, amministratori, scuole)
SILVIA FIORE
Professoressa Associata al DIATI (Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente, il Territorio e le Infrastrutture) del Politecnico di Torino,
responsabile del Laboratorio “Circular Economy”, e docente di “Chimica Ambientale” e “Circular Economy e Sostenibilità Ambientale”.
Svolge attività di ricerca applicata su trattamento e valorizzazione di rifiuti, trattamento di acque potabili e reflue e analisi tecnico-economiche e ambientali.
CARLA FAVA
Laureata in architettura, si dedica all’insegnamento a partire da una supplenza nella scuola media, ancora del periodo di studio, che le fa incontrare proprio gli adolescenti delle periferie urbane degli esami universitari Per più di trent’anni – dal 1984 – ha insegnato tecnologia nella scuola media ed è grazie ad alcune speciali occasioni di formazione che incontro il software per la didattica, dall’uso dei primi personal computer entrati nelle aule scolastiche alla robotica educativa.
Non è stata sempre una “linusiana”, ma da un certo punto in poi il software libero e la didattica si sono legati strettamente.
Dal 2012 fa parte di BiLUG, associazione di volontariato che si propone di diffondere la cultura del digitale responsabile ed è del 2013 il sostegno alla Free Software Fountation.
Condivide esperienze di formazione tra pari con insegnanti più giovani e siede al Tavolo della Comunità Educante del Centro Territoriale del Volontariato.
NORBERTO PATRIGNANI
Docente di Computer Ethics alla Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino. Rappresentante nazionale italiano al TC9-Technology and Society dell’IFIP (International Federation for Information Processing). Dal 1974 al 1999 ha lavorato alla Ricerca Olivetti di Ivrea. Ha conseguito il diploma in Elettronica all’ITI Montani di Fermo, la laurea (con lode) in Informatica all’Università di Torino e il dottorato di ricerca (PhD) in Computer Ethics alla Uppsala University, Svezia.
DAVIDE CADEDDU
Formatore e consulente in ambito pedagogico, socioeducativo e didattico. Ricercatore sociale nell’ambito delle politiche migratorie.
In qualità di docente e tutor collabora con alcune facoltà universitarie e centri di formazione pedagogica.
DANIELE GIULIETTI
Un passato da calciatore professionista e allenatore di calcio, ora si occupa di teatro come conoscenza di se stessi e capacità di ascolto e di relazione.
E’ un facilitatore aziendale con un proprio stile personale, di valorizzazione del teatro nei percorsi di formazione nelle aziende e nelle Università, con l’obiettivo di sviluppare il comportamento organizzativo e le soft skills, oltre che il benessere personale. Il suo motto è: “Inizio dove non c’è certezza” perché la crescita umana necessità di continui adattamenti e di grande flessibilità, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo.