fonte: Redattore Sociale – 7 febbraio 2020
di Giovanni Augello
PADOVA – “Commette un errore chi pensa che l’impegno volontario, e i valori che esso trasmette, appartengano ai tempi residuali della vita e che non incidano sulle strutture portanti del nostro modello sociale. Al contrario, la dimensione della gratuità, unita alla responsabilità civica e a un forte desiderio di condivisione, produce riflessi e crea interrelazioni con ogni altro ambito della vita sociale”. Con queste parole il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto ai tanti volontari riuniti questa mattina presso la Fiera di Padova per l’inaugurazione della Capitale europea del volontariato 2020 che vede Padova prima città italiana a fregiarsi di questo titolo. “I volontari sono diventati, in questi decenni, veri e propri corpi intermedi della Repubblica – ha spiegato Mattarella -, pronti all’intervento di urgenza, impegnati nelle ricostruzioni delle lacerazioni patite dalle popolazioni, delle ferite presenti nel nostro tessuto sociale – e alle quali non sempre le istituzioni riescono a porre rimedio – nella gestione e nel perseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale”.
Ricordando la sfida che rappresenta per la città di Padova l’essere Capitale europea del volontariato, Mattarella ha ribadito che si tratta di un “prestigioso riconoscimento alla città, alla sua cultura di solidarietà, alla storia di donne e uomini che hanno lasciato tracce preziose; e aperto strade su cui altri hanno potuto poi camminare – ha aggiunto Mattarella -. Al tempo stesso è una responsabilità, un impegno che Padova assume affinché questi mesi non si limitino alla pur legittima celebrazione di tante positive esperienze, ma rappresentino un avanzamento per l’intero Paese, una stagione di crescita collettiva italiana”.
Un anno pieno di iniziative per tutto il volontariato italiano, quello di Padova 2020. Volontariato che per Mattarella rappresenta oggi una “energia irrinunziabile della società – ha aggiunto -. Un patrimonio generato dalla comunità, che si riverbera sulla qualità delle nostre vite, a partire da coloro che si trovano in condizioni di bisogno, o faticano a superare ostacoli che si frappongono all’esercizio dei loro diritti. La generosità espressa dai volontari è frutto di una scelta della persona, messa di fronte a sfide e, talvolta, emergenze che la vita delle famiglie e delle comunità ci presenta”.
L’Italia è “ricca di solidarietà”, ha aggiunto Mattarella. “Lo è il Veneto. Il volontariato ha radici antiche e profonde nel nostro Paese – ha aggiunto -, nelle molteplici tradizioni culturali che esso presenta. Padova ne rappresenta una punta avanzata e ha conosciuto grandi testimoni del volontariato italiano”. Tanti i volti del volontariato richiamati dal Presidente, a partire dagli angeli del fango di Firenze nel 1966, fino agli alpini del terremoto del Friuli, ma anche “i volontari degli antincendi boschivi – ha aggiunto Mattarella -, quelli dei diversi corpi di soccorso, i volontari del sangue, quelli che operano a sostegno delle persone vulnerabili. Persone accanto ad altre persone, che vivono e sviluppano il senso della comunità, appunto, il senso dello stare accanto”.
Il Capo dello Stato ha ricordato anche l’impegno di tutto il mondo del terzo settore. “Una realtà che in gran parte attualizza i principi originari – ha spiegato Mattarella -, e spesso li integra con forme nuove, portando nel mercato le imprese sociali, toccando e rimodellando i servizi del Welfare, offrendo anche inediti percorsi professionali e lavoro a chi vive condizioni di emarginazione. È bene, naturalmente, prestare attenzione affinché queste nuove sfide non alterino ma, anzi, potenzino i valori costitutivi dell’impegno volontario”.
Mattarella è intervenuto anche sulle nuove sfide che il mondo del non profit si trova ad affrontare. “Sta emergendo un’economia civile, costituita da un campo di forze molteplici – ha spiegato Mattarella – , che può contribuire a definire un equilibrio migliore tra mercato, ambiente ed equità sociale, e può dare un apporto importante nella prospettiva della sostenibilità. L’augurio – in questo anno – è che si proceda nell’attuazione della legge sul Terzo settore, coinvolgendo i protagonisti, assicurando una piena collaborazione tra i diversi livelli istituzionali, favorendo la partecipazione e il sostegno – anche economico – di una più vasta platea di cittadini, i quali non perdono occasione di dimostrare interesse, favore e coinvolgimento per la solidarietà che si organizza. Il valore che voi producete – e che rappresentate – è inestimabile”.
Nel suo discorso, Mattarella ha ricordato anche il ruolo e l’impegno del Servizio civile universale, che “coinvolge ogni anno decine di migliaia di giovani – ha aggiunto il capo dello Stato -, consentendo loro di fare utili esperienze e di sviluppare il talento in forme di impegno civico e solidale. Il Servizio civile universale può dare una mano a “ricucire”: per questo confidiamo che possa ridursi lo scarto tra le richieste dei giovani e i posti che si renderanno disponibili”. Infine, il ricordo di Silvia Romano. “Parlando di testimonianza – ha concluso Mattarella -, desidero ribadire qui l’apprensione per le sorti di Silvia Romano, la giovane rapita in Kenya mentre svolgeva la sua opera generosa di solidarietà e di pace. Da Padova Capitale non può mancare per lei il nostro pensiero, che si unisce al costante impegno delle istituzioni per ottenerne la liberazione”.