Da redattoresociale.it
23 maggio 2019
Sono 19 le candidate e i candidati alle elezioni del prossimo 26 maggio che hanno aderito ad oggi a Vote Volunteer Vision, la campagna del Centro europeo per il volontariato, lanciata in Italia da CSVnet per sostenere il volontariato in Europa.
Con la lettera aperta pubblicata il 30 aprile, CSVnet chiedeva la sottoscrizione di un documento basato su alcune proposte: la necessità di misurare il valore del volontariato individuando parametri comuni in tutti i paesi con studi e ricerche sistematiche; sviluppare le infrastrutture del volontariato per fare in modo che esso supporti le politiche europee come il Pilastro dei diritti sociali e l’Agenda 2030; riconoscere le competenze acquisite dai volontari; considerare il volontariato come una priorità per la programmazione europea 2021-2027.
La campagna chiedeva inoltre ai candidati, se eletti, di impegnarsi per l’istituzione all’Europarlamento di un intergruppo specifico sul volontariato, allo scopo di coordinare l’azione e le strategie europee in questo settore.
Ma l’impegno della rete dei Centri di servizio non terminerà il 26 maggio; gli uffici di CSVnet a Bruxelles continueranno ad essere un ponte fra le organizzazioni e il Parlamento europeo, anche in vista del lavoro futuro legato alle istanze della campagna.
Di seguito l’elenco dei candidati (in aggiornamento):
1. Caterina Avanza, Partito Democratico – Siamo Europei, (circoscrizione Nord-occidentale)
2. Andrea Bellavite, La sinistra (circoscrizione Nord-orientale)
3. On. Tiziana Beghin, Movimento 5 stelle(circoscrizione Nord-occidentale)
4. On. Brando Benifei, Partito Democratico – Siamo Europei,(circoscrizione Nord-occidentale)
5. On. Simona Bonafè, Partito Democratico – Siamo Europei, (circoscrizione Centrale)
6. Carlo Calenda, Partito Democratico – Siamo Europei (Cirocscrizione nord orientale)
7. Alessia Cerentin, La sinistra (circoscrizione Nord-orientale)
8. Beatrice Covassi, Partito Democratico – Siamo Europei, (circoscrizione Centrale)
9. On. Eleonora Evi,Movimento 5 stelle (circoscrizione Nord – occidentale)
10. Rosapia Farese, Popolari per l’Italia (circoscrizione Centrale)
11. Sara Ferri, La Sinistra (circoscrizione Meridionale)
12. Tommaso Grassi, La sinistra (circoscrizione Centrale)
13. On. Roberto Gualtieri, Partito Democratico – Siamo Europei, (circoscrizione Centrale)
14. Alessandra Moretti, Partito Democratico – Siamo Europei , (circoscrizione Nord-occidentale)
15. Elisabetta Pezzini, La Sinistra (circoscrizione Centrale)
16. Giuliano Pisapia, Partito Democratico – Siamo Europei (circoscrizione Nord-occidentale)
17. On. Patrizia Toia, Partito Democratico – Siamo Europei (circoscrizione Nord-occidentale)
18. Mao Valpiana, Europa Verde (circoscrizione Nord-orientale)
19. Andrea Ventura, La sinistra (circoscrizione Centrale)
Diversi candidati hanno accompagnato la loro adesione con una dichiarazione.
“Il mio impegno per il volontariato e per il terzo settore è netto e convinto – dice Beatrice Covassi – tanto che nel mio programma ho inserito la realizzazione di un quadro giuridico europeo per il terzo settore e del servizio civile europeo”.
“Aderisco con convinzione al documento di Cev, Vote Volunteer Vision – afferma Roberto Gualtieri – perchè sono convinto che il volontariato sia una risorsa fondamentale per il nostro Paese e per l’Europa intera. Un’ Europa unita dalla solidarietà, dall’equità e dall’inclusione sociale”.
Riconoscendosi in pieno nelle istanze che la campagna avanza, Giuliano Pisapia ha voluto sottolineare quanto il volontariato sia “un’autentica ricchezza ed autentica “anima sociale” dell’Unione Europea. L’Italia su questo può dire tanto in Europa. Se abbiamo avuto la forza di superare, a livello sociale e meglio di altri paesi, la crisi del 2008 è stato possibile grazie anche e soprattutto alla rete del volontariato laico e cattolico che è riuscita ad intervenire dove il welfare state non poteva. Il volontariato e il terzo settore più in generale, devono trovare nel prossimo Parlamento sempre più ascolto, attenzione e riconoscimento. Per questo, come ho già ribadito nel corso di questa campagna, è necessario un Civil Compact europeo che sia strumento volto a riconoscere, a sostenere la ricchezza di un terzo settore, di un’economia civile, di un’impresa sociale che è anche e soprattutto uno sguardo diverso sull’economia per troppo tempo dominata da dogmi neoliberisti che hanno ormai dimostrato i loro limiti. La battaglia si sposta dunque in Europa: il Civil Compact dovrà essere il veicolo per favorire la lotta alle diseguaglianze, il rispetto e la promozione dei diritti umani, lo sviluppo sostenibile e il sostegno degli spazi di partecipazione della società civile. Sarà il valido aiuto per ripensare il welfare – conclude Pisapia – non solo in chiave italiana ma europea. Sarà quindi anche e soprattutto il veicolo e lo strumento per dare corso alle vostre giuste istanze, dalla misurazione del volontariato, al sostegno economico, al riconoscimento delle abilità acquisite tramite il volontariato”.
“Sono da sempre vicina al mondo del volontariato, in particolare a quello lombardo (anche se per mere ragioni geografiche) – sottolinea Patrizia Toia. “Nel nostro Paese il volontariato gioca un ruolo importante, spesso supportando concretamente i cittadini nell’esercizio di diritti fondamentali. Aderisco con convinzione alla campagna di Cev Vote Volunteer Vision e mi impegno per l’Intergruppo dedicato al volontariato al Parlamento europeo. L’Europa sostiene il volontariato anche con il programma dedicato al Corpo europeo di solidarietà, per il quale il Parlamento europeo ha ottenuto un aumento di fondi. Tutto questo è importante ma non è ancora sufficiente, occorre fare di più e consolidare la dimensione sociale dell’Unione europea”.
Condividendo il documento della campagna Mao Valpiana ha evidenziato la sua partecipazione al mondo del volontariato sociale e culturale. “Nel nostro programma abbiamo anche la proposta di un Servizio Civile volontario Europeo, per giovani e adulti. Sostengo quindi la Campagna Vote Volunteer Vision”. “Il volontariato è una realtà sociale preziosa che va supportata in ogni modo – dichiara Andrea Ventura – quell’area di servizi che sono fuori dal mercato sia per il tipo di domanda a cui è necessario rispondere, sia per le motivazioni di chi opera, deve essere sostenuta.