Grazie ad un finanziamento della Fondazione CRB, del comune di Tollegno, della Tollegno 1900 Spa e del DocBi è stato possibile programmare un ulteriore intervento presso la Curavecchia che, dopo essere stata gravemente danneggiata dal crollo della copertura e della volta nel 1978, pareva destinata alla demolizione. Si sarebbe persa una testimonianza di particolare significato storico-artistico dal momento che l’edificio, di origini romaniche e ricostruito in epoca rinascimentale, conserva nel suo interno un prezioso ciclo di affreschi, ancora sotto scialbo, e una rara raffigurazione di san Lucio, il protettore dei margari che praticano la transumanza.
I precedenti interventi di recupero, avviati fin dagli anni Ottanta dopo l’acquisizione dell’edificio da parte del DocBi, avevano riguardato il ripristino delle coperture della navata sud e dell’abside; negli anni seguenti sono stati restaurati il campanile e la cuspide – danneggiata da un fulmine – ed il protiro. Nel 1998 è stata messa in opera una copertura “provvisoria” con l’intento di impedire il progressivo degrado delle murature perimetrali e della navata centrale esposti alle intemperie. Successivamente è stata recuperata l’area esterna e ricostruito il muro in pietrame che delimitava l’antico cimitero grazie anche alla collaborazione del Gruppo ANA di Tollegno.
Tutti questi interventi sono stati eseguiti al fine di garantire la conservazione dell’edificio in attesa di ottenere i fondi necessari per il suo definitivo recupero.
Il lotto di lavori in corso, progettato dall’arch. Giulia Ghisio con la collaborazione della dott.ssa Nadia Botalla per la parte archeologica, prevede il riposizionamento delle colonne in pietra atterrate a seguito del crollo, il ripristino degli altari in massoneria e la delimitazione dell’area che sarà oggetto di un successivo scavo archeologico.
Il lavoro da fare per raggiungere il completo recupero della Curavecchia è ancora lungo e complesso, ma finalmente oggi è possibile ipotizzare una futura utilizzazione dell’edificio sacro, particolarmente caro ai tollegnesi, almeno per consentire le visite guidate – finalizzate in particolare all’attività didattica – e favorirne quindi la progressiva riappropriazione da parte della comunità.