Sta per iniziare tredicesima edizione di FESTA POPOLI, ideata dalla Diocesi di Vercelli e organizzata con il Comune di Vercelli e il supporto del Centro Territoriale per il Volontariato.
Quasi tutto è ormai pronto per aprire le danze: in questi giorni parecchi giovani studenti universitari e/o del servizio civile sono alle prese con l’organizzazione degli Aperipopoli, resi più intriganti quest’anno dalla ricchezza delle lingue. Se ne parleranno tante, giocando e facendo amicizia, grazie alla presenza di tanti ragazzi stranieri e all’impegno creativo di chi animerà le serate. Chi vorrà potrà sedersi ai 5 tavoli linguistici che verranno allestiti nel cortile/giardino della Caritas: inglese, spagnolo, francese, tedesco e arabo.
Per i più timidi o pigri, nessun problema: nessuno sarà obbligato a sedersi in quei tavoli e di cose da gustare, ammirare, ascoltare ce ne saranno comunque sempre tante! I gusti, per esempio, saranno ancora una volta garantiti dalle abilità etniche del Mattarello; allo stesso modo non mancheranno i suoni e i ritmi dal mondo.
E in più… Dante! Sì, non poteva mancare il Grande della letteratura e della lingua di tutti i tempi: lo sentiremo cantare e risuonare grazie alle tante traduzioni di alcune terzine della Divina Commedia. A proporcele saranno studenti e non solo provenienti da tanti posti lontani, ricchi, ricchissimi, delle loro lingue!
Una serata di grande respiro dunque, resa possibile anche grazie al qualificato contributo di Miriam Ravetto, Stefania Sini ed Eva Stueckel, docenti dei corsi di lingue straniere del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Piemonte Orientale.
Per l’accesso sarà richiesto il Green Pass ed è caldamente consigliata la prenotazione alla mail voltiamamre@gmail.com
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Siamo ormai giunti alla tredicesima edizione di FESTA POPOLI, ideata dalla Diocesi di Vercelli e organizzata con il Comune di Vercelli e il supporto del Centro Territoriale per il Volontariato.
Quest’anno sono protagonisti soprattutto la Pastorale Universitaria della Diocesi e i giovani del Servizio Civile del Comune: il loro impegno, fin dai primi giorni del servizio, ha reso possibile una proposta avvincente e articolata, imperniata in modo speciale sulle lingue.
È questo infatti il tema scelto per questa edizione, tema che favorisce numerosi collegamenti istituzionali ed educativi: il coinvolgimento diretto del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Piemonte Orientale (da sempre presente agli appuntamenti di FESTA POPOLI), in modo speciale con i corsi di lingue, dai quali provengono i docenti che offriranno i loro contributi negli aperipopoli e nella mattinata di studi; l’opportunità per tutti coloro che desidereranno – studenti universitari, giovani interessati per vari motivi, professionisti bisognosi di “ripasso”, comuni cittadini curiosi e lieti di incontrare persone e culture altre – di praticare le lingue straniere; la possibilità di tornare all’importanza dell’apprendimento della lingua italiana (speciale lingua “straniera”) come fattore cardine di inclusione e integrazione per i richiedenti asilo, i rifugiati e le molte persone straniere che raggiungono il nostro territorio; l’allenamento concreto all’accoglienza e al dialogo, costanti cardini e finalità di FESTA POPOLI.
Per tutti questi motivi la “via delle lingue” non può e non deve limitarsi alla manifestazione autunnale: l’idea è quella di continuare durante l’anno con gruppi linguistici informali – ma stabili – che si ritrovino settimanalmente per proseguire il viaggio di amicizia e di conoscenza orale della lingua scelta, sempre alla presenza di volontari madrelingua. Vogliamo dunque cogliere l’occasione del numero consistente di giovani di origine straniere, anche tra le fila dei ragazzi del servizio civile, insieme alla rinnovata sede della Pastorale universitaria – che andrebbe a connotarsi anche come “palestra delle lingue”- per lanciare una modalità aggregativa e formativa fresca e accattivante tra i giovani di Vercelli, secondo coordinate logistiche e organizzative che verranno comunicate prossimamente.
La ricchezza delle lingue, e pure la loro bellezza, traspaiono già dalla locandina: intrecciate al calendario, secondo il felice estro di Glenda Giorcelli (consulente CTV per la grafica), figurano varie parole di diversa provenienza. A sceglierle è stato Kinan Nahhass, volontario del Servizio civile presso la Pastorale universitaria… solo lui per ora ne custodisce il segreto. La sfida lanciata è quella di tradurle tutte identificandone la lingua. Per giocare, basta inviare le risposte ai contatti della FESTA e presentarsi a un Aperipopolo per assistere – o ricevere – la sorpresa.
E ancora tante lingue, quelle del logo di FESTA POPOLI, torneranno nelle t-shirt che indosserà lo staff e … chi vorrà!
La sinergia tra diversi enti e persone torna così a dar vita ad una manifestazione ricca di appuntamenti e di messaggi. Il dialogo tra le culture, l’incontro con persone provenienti da diversi luoghi, lo scambio linguistico e amicale assumono quest’anno nuovi pesi e significati, in un contesto ancora provato dalla pandemia, ma anche dalla tentazione di sfiducia e smarrimento di fronte ai drammi dell’Afghanistan, della Libia, di chi non trova un luogo dove abitare e costruire il futuro.
Quest’anno sarà un Aperipopolo ad aprire le danze, venerdì 1°ottobre, alle ore 19, nello splendido scenario del cortile della Caritas, con ingresso da vicolo santa Caterina. I partecipanti, ai quali si consiglia caldamente la prenotazione, visto il numero necessariamente limitato degli ingressi, potranno accomodarsi , con le debite distanze, ai tavoli suddivisi secondo le lingue che si vogliono parlare, o imparare: arabo, inglese, francese, spagnolo, tedesco e… italiano, lingua decisamente straniera per chi in Italia è arrivato da poco! Durante la serata verranno anche proposte alcune traduzioni della prima e dell’ultima terzina della Divina Commedia, grazie alla collaborazione con la professoressa Stefania Sini, direttore del Corso di Lingue, Culture e Turismo del Dipartimento di Studi Umanistici. Non mancheranno naturalmente le musiche, le danze e i gusti, grazie al servizio del Mattarello e ai suoi assaggi etnici. Il secondo Aperipopolo è programmato secondo le stesse modalità nel venerdì successivo, 8 ottobre.
Nella mattinata di mercoledì 6 ottobre tornerà l’ormai classico appuntamento per gli studenti, organizzato insieme ai professori universitari Laurence Audéoud, Marina Castagneto e Stefania Sini e la preziosa collaborazione dei giovani del Servizio civile, coordinati da Danilo Fiacconi, responsabile del Settore giovani del Comune di Vercelli. Gli interventi verteranno ancora una volta sul valore della conoscenza delle lingue e sul loro uso nei contesti relazionali. Quest’anno la partecipazione degli studenti sarà proposta online: gli universitari e i ragazzi degli ultimi anni delle scuole superiori, singolarmente o a livello di classe, potranno seguire sul canale youtube e su meet le relazioni e i laboratori condotti dai docenti e dai giovani del Servizio civile.
Le parole che ci uniscono. Esperienze di inclusione sociale. Così si intitola l’appuntamento, dalle ore 18 alle 20 presso il CTV in corso Libertà 72: il CTV stesso proporrà per volontari di ETS e cittadini un breve ma interessante esperimento sociale in cui si cercherà di sottolineare come tra le persone partecipanti siano in numero maggiore le esperienze e le parole comuni che ci uniscono, piuttosto che quelle che ci dividono, anche se non condividiamo la stessa provenienza geografica. L’evento è stato progettato con il supporto delle volontarie di Servizio civile di CTV che portano avanti iniziative per il contrasto alle discriminazione e con la collaborazione di alcuni volontari del Servizio civile del Comune. Durante l’incontro sarà offerta una merenda. Per l’accesso è richiesto il green pass.
Venerdì 8 ottobre, dalle ore 17 alle ore 19, prima dell’Aperipopolo, tutti sono invitati all’incontro in Seminario Libri, maestri e testimoni sulla conquista della lingua italiana. Verranno presentati libri ed esperienze stimolanti ed esemplari nell’ambito dell’insegnamento della lingua Italiana agli stranieri: Daniela Carlone illustrerà la “scuola di italiano” a Ventimiglia e a Sanremo, facendo riferimento anche alle pubblicazioni a essa relative; Laura Bosio parlerà del centro milanese da lei diretto, sul quale si è soffermata con pagine intense nel suo libro Una scuola senza muri; alcuni docenti esporranno le vicende e le felici sperimentazioni interculturali del quartiere San Salvario di Torino e del centro ASAI.
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