TITOLO: CORPIMIGRANTI –“Bisogna avere prove per accettare la morte. Per poter elaborare il lutto devono avere un corpo” (Miriam Orteiza, psicologa della Croce Rossa Internazionale)
AUTORE: Max Hirzel fotografo freelance (fotogiornalista)
DOVE: BIELLA – “Sale Auliche” Cittadellarte Fondazione Pistoletto – via serralunga 27
QUANDO: dal 5 al 28 aprile 2019
orario: feriali 17-20 / festivi 15-20 / chiuso il lunedì
INAUGURAZIONE: venerdi 5 aprile 2019 allo Spazio Hydro – via Serralunga 31 Biella
ore 18.30 incontro con l’autore: “Tra realtà e percezione della realtà: l’immigrazione, da una prospettiva inusuale”. A seguire, visita guidata e bouffet.
INFO TECNICHE: la mostra è composta da N° 30 pannelli, della dimensione di 50×70
DESCRIZIONE
Nel 2011 a Bamako (Mali), il fotografo intervista Alpha, un ragazzo camerunense in viaggio verso l’Europa, gli rimangono impresse le sue parole: “Nel deserto vidi una tomba, era di una ragazza di Douala, e mi chiesi se suo papà e sua mamma, i suoi fratelli e le sorelle sapevano che la loro bimba è là”.
Da quella affermazione inizia un percorso fotografico che lo porterà ad esplorare un argomento di cui nessuno allora si interessava: cosa succede ai corpi dei migranti morti nel mediterraneo?
Max Hirzel spiega “questi corpi, per quantità ed età delle vittime, rappresentano un’anomalia, una gigante aberrazione che si tende a scambiare per fatalità. Volevo mostrare l’anomalia. Ma anche compiere un piccolo gesto, di attenzione.”
Un percorso che lo porterà dai piccoli cimiteri siciliani e riti di sepoltura tra improvvisazione e compassione, ai laboratori del Labanof, il laboratorio di Antropologia Forense dell’Università di Milano e diretto dalla dottoressa Cristina Cattaneo che coordina le diverse equipe, tra cui spicca lo staff del Policlinico di Palermo, dove giovani tecnici di autopsia cercano di dare un nome ai resti di quei poveri corpi. Passando attraverso le storie di Angelo Milazzo, addetto della Procura di Siracusa che ha inventato un suo metodo per rintracciare le famiglie ed avere dati da confrontare; dell’avvocato siriano Mohamed Matok, che grazie a Milazzo ha ritrovato i resti del fratello ed è volato dalla Siria a Catania per pregare sulla sua tomba; della famiglia di Mamadou a Dakar (Senegal) che ancora aspettano il corpo per poterlo sepellire.
Max Hirzel seguirà in diretta, nel 2016, il recupero della cosidetta “Nave degli innocenti” naufragata nel 2015 (700 morti 28 sopravissuti) e recuperata a 370 metri di profondità e portata alla base Nato di Melilli. Da lì Inizierà un lavoro senza precedenti, tra giugno e novembre in due tende tecniche predisposte in un hangar della base verranno esaminati 450 corpi e relativi effetti personali. Il lavoro di riconoscimento è tutt’ora in corso.
NOTA DEL FOTOGRAFO
CORPIMIGRANTI è un reportage fotografico che documenta un angolo poco indagato del fenomeno immigrazione: la gestione della morte e dei corpi dei migranti deceduti in mare e recuperati. Sepolture, lavoro di identificazione, il lutto impossibile delle famiglie dei dispersi. Con la una prospettiva inusuale e fotografie così lontane da ciò che l’immaginario collettivo è abituato a vedere. di guardare al tema con altri occhi, aggirando l’attuale dicotomia tra “pro” e “contro” l’immigrazione; le immagini, le storie che stanno dietro, portano a guardare la nostra società come davanti a uno specchio e a interrogarci sulle nostre convinzioni e su quale società vogliamo essere in futuro.
ENTE ORGANIZZATORE:
Associazione Arci solidarietà Thomas Sankara
Associazione di volontariato impegnata in attività finalizzate all’aiuto e all’integrazione di soggetti “deboli” o emarginati.
L’associazione gestisce una ciclo officina per il recupero di vecchie biciclette e la loro riparazione, per permettere ai migranti e ai cittadini italiani in difficoltà un minimo di autonomia negli spostamenti. Grazie all’aiuto di un volontario esperto si è avviata la formazione di nuovi “ciclo meccanici”.
È stata intitolata a Thomas Sankara per ricordare il lungimirante impegno del primo presidente del Burkina Faso (ex Alto Volta) dal 1983 al 1987: uomo di cultura e musicista, diede vita ad una rivoluzione panafricana contro il colonialismi finanziari e i nuovi schiavismi, per la cancellazione del “debito coloniale” e per la sovranità alimentare, per il disarmo e i diritti delle donne. Per tutto questo inviso ai governi occidentali, viene ucciso il 15 ottobre del 1987 dopo un colpo di stato.
IN COLLABORAZIONE CON:
– Arci Biella, Hydro, Cittadellarte, Associazione Ramodoro, Tavolo Immigrazione.
– Realizzata con I servizi del CTV Centro territoriale per il volontariato.
– Patrocinio del Comune di Biella.
– Ospitata da Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.
PREMI E PUBBLICAZIONI
Il lavoro CORPIMIGRANTI è stato:
- pubblicato in Francia, Germania, Spagna e Italia;
- selezionato e proiettato al Festival Internazione di fotogiornalismo Visa pour l’Image di Perpignan del 2017
- secondo classificato al premio internazionale Visa dell’Ani (Association Nationale Iconographes) nel 2018;
- esposto a Parigi all’Ecole de Photographie des Gobelins, nel 2019;
- esposto a Ragusa, a Palermo al “festival Sabir”, a Ventimiglia (tra il 2017 e il 2018)
- dopo Biella la mostra verrà esposta a Londra
BIO dell’autore
Diplomato in fotografia all’I.E.D. di Milano, ha realizzato reportage in diversi paesi di Africa e Medio Oriente, ma anche India e Brasile, Polonia ed Estonia, senza tralasciare l’Italia, dove si è concentrato il suo lavoro negli ultimi anni. Dal 2012 è membro dell’agenzia francese Haytham Pictures, distribuita da REA. Vanta pubblicazioni su riviste di più paesi, tra cui 6Mois, Polka Magazine, Der Spiegel, Al Jazeera, BBC on line, Il Venerdì di Repubblica, Internazionale, Sportweek, Pelèrin, Le Nouvel Obs, l’Humanité, Le Point, La Croix.